Una giornata a Tropea non basta certo per vivere al meglio questo iconico borgo mediterraneo, ma è sufficiente per lasciarti addosso la voglia di tornare. Siamo in provincia di Vibo Valentia, a un’ora e mezza dall’aeroporto di Reggio Calabria, il ché rende Tropea una meta perfetta per un weekend lungo in Calabria.
Noi ci siamo stati a primavera ma secondo le opinioni locali, anche settembre è un mese perfetto perché trona la calma dopo le abbuffate di turisti dell’estate.
Il clima di fine maggio è ideale: l’aria è già calda, il sole illumina le facciate dei palazzi senza bruciare e, soprattutto, non c’è ancora folla. Le spiagge non sono affollate e l’atmosfera è rilassata, perfetta per un primo assaggio.
Non siamo qui per visitare ogni chiesa o palazzo, con lo sguardo da guida turistica, ma per respirare l’essenza del borgo e vivere tutte quelle sensazioni da prima volta che una grandissima aspettativa ci ha depositato nella testa.
Come arrivare a Tropea e dove parcheggiare
Raggiungiamo Tropea da Capo Vaticano dove abbiamo pernottato, vivendo un’esperienza che ci ha davvero conquistato al Capo vaticano Resort.
Ci bastano 15 minuti di macchina e siamo già arrivati.
Tropea sorge su un promontorio proteso tra il golfo di Gioia Tauro e quello di Sant’Eufemia, per cui appettavi un saliscendi di stradine, continuo.
Il centro è zona a traffico limitato, ma noi abbiamo trovato un comodo parcheggio (a pagamento) proprio sotto la rocca che ospita il Santuario di Santa Maria dell’Isola presso il Parco Calistenics in via Lungomare.
Da qui parte una salita che porta al santuario stesso, da cui si gode una vista spettacolare sul mare e sul borgo. Dal lato opposto della strada sale una scalinata che va verso il cuore antico della città.
Ci colpisce subito un murales che dice:
Ho bisogno di te e non so nemmeno chi sei
Ci dire, un inno all’amore talmente puro che non ha nemmeno bisogno di un bersaglio per colpire, amare per il semplice bisogno di farlo. E dire che Maslow l’ha messo appena a metà della sua piramide!

Due cenni di storia su Tropea
Le origini di Tropea si intrecciano con miti e storia: secondo la leggenda, sarebbe stata fondata da Ercole durante il suo ritorno dalle fatiche.
In epoca romana, Tropea era un importante centro commerciale e marittimo, come testimoniato dal “Portus Herculis” citato da Strabone e Plinio. Resti di ville con impianti termali e necropoli sono stati rinvenuti nei dintorni, indicando una fiorente attività economica e culturale.
Poi arrivò il Medioevo e Tropea sotto il dominio dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi fiorì ancor di più, tanto che ancora oggi ci sono tracce tangibili nel patrimonio architettonico e urbano della città del tempo.
Oggi, passeggiando per le sue strade, è possibile percepire l’eco di questi secoli di storia, che hanno contribuito a plasmare l’identità unica di Tropea.
La via principale di Tropea: Corso Vittorio Emanuele
Salendo dalla scalinata Passeggiare lungo Corso Vittorio Emanuele è un’esperienza da non perdere: la via principale si anima di negozi, ristoranti e botteghe tipiche fino a culminare nel celebre affaccio sul mare. È qui che il vento ti scompiglia i capelli mentre lo sguardo si perde tra i mille toni di azzurro.
E proprio all’orizzonte, inconfondibile, si staglia la sagoma scura di Stromboli, l’isola vulcanica dell’arcipelago delle Eolie.




Cosa vedere a Tropea
La rocca con il Santuario di di Santa Maria dell’Isola è un must-seen di Tropea, non credo ci sia bisogno di dirlo.
L’edificio sembra sospeso tra cielo e mare, costruito com’è su un promontorio roccioso che un tempo era completamente circondato dal mare. Era il luogo perfetto per il ritiro contemplativo.
Secondo le fonti Roberto il Guiscardo donò la chiesa all’Abbazia di Montecassino. In effetti sulla porta bronzea della cattedrale di Montecassino, dove sono incastonate 36 formelle con i possedimenti dell’abbazia, si ritrova anche Santa Maria di Tropea.
Colpisce l’occhio per la sua struttura compatta e armoniosa: le facciate bianche, le arcate eleganti e le piccole cappelle laterali raccontano secoli di ristrutturazioni tra stili gotico e barocco.
Il giardino circostante offre un’oasi di colori e profumi che accompagna lo sguardo verso il blu intenso del Tirreno.
La vegetazione di Tropea è caratterizzata da una flora che riesce a sopravvivere alle alte temperature estive e ai terreni rocciosi: ulivi secolari, agrumi profumati e macchia mediterranea dominano il paesaggio, ma tra le piante più iconiche ci sono i cactus.
Questi ultimi, con le loro foglie carnose e spesso appuntite, sono purtroppo oggetto di atti di vandalismo: molti turisti e abitanti locali incidono iniziali, simboli o disegni sulle foglie, senza alcun rispetto per la pianta. La mancanza di educazione ambientale si fa sentire ed è un vero peccato.

Oltre al Santuario e agli affacci sul mare, Tropea custodisce un centro storico pittoresco, fatto di vicoli stretti, piazzette e palazzi antichi dal fascino un po’ decadente. Passeggiare sena meta è una delle cose migliori da fare per lasciarsi sorprendere da tutto ciò che è capace di far vibrare le corde emotive. Seguendo questo filo invisibile, ci siamo ritrovati in un vicolo, attratti da una scarpa rossa col tacco, posta sopra una sorta di altarino. Ed è il tema dell’amore che torna, come nel murales sotto la scalinata. In questo angolo, pieno di fiori, è fatto obbligo di baciarsi perché, come ricorda il cartello: l’amore è l’artefice di goni cosa.
Se poi nel vostro randagismo volete anche un pizzico di cultura alta, allora da non perdere:
- La Cattedrale Normanna, risalente al XII secolo. Si tratta in verità della Cattedrale di Maria Santissima di Romania, il Duomo di Tropea, uno dei principali luoghi di culto della città. Il titolo “di Romania” della cattedrale di Tropea richiama le radici bizantine della città, indicando il legame storico e religioso con l’Impero Romano d’Oriente da cui proviene l’icona della Madonna venerata.
- Palazzo Toraldo, storica residenza nobiliare, costruito alla fine del XVII secolo. Nel sottosuolo del palazzo e nelle sue adiacenze è stata rinvenuta una necropoli paleocristiana; una collezione delle lapidi ritrovate è conservata nello stesso palazzo. Oggi, Palazzo Toraldo di Francia ospita un bed & breakfast che offre camere eleganti
- Gli affacci panoramici più celebri: quello di Piazza del Cannone, dove si trova anche la scritta 3D “I Love Tropea”, perfetta per le foto ricordo (anche se i nostri figli ridono ogni volta che ci fermiamo perché dicono che siamo dei “boomer”). Il nome della piazza deriva da un antico cannone in pietra, rimasto a testimonianza delle fortificazioni della città contro incursioni e attacchi pirateschi nel corso dei secoli. Un tempo infatti Tropea era cinta da mura, delle quali però non rimane nulla.


Per gli appassionati di panchine giganti, anche Tropea ha la sua. La panchina è stata realizzata e donata al comune di Tropea, dall’azienda locale Sud Edilferro, e posta sul Lungomare, proprio all’ingresso della Spiaggia Mare Piccolo.
Questa panchina non è parte del progetto Big Bench, quindi niente timbro sul passaporto. Se ne volete una in zona, dovete andare nella vicina Palmi.
Escursioni alle Eolie e il “bacio del sole”
Tropea è anche punto di partenza per numerose escursioni in barca alle Isole Eolie. Le gite giornaliere durano in media 8-9 ore, con partenza al mattino e rientro in serata, e hanno un costo che varia tra i 40 e i 70 euro a persona, a seconda dell’itinerario scelto. Si possono visitare Stromboli, Panarea, Vulcano o Lipari, vivendo un assaggio di questo arcipelago unico al mondo.
Chi ha la fortuna di trovarsi in zona il 28 maggio o il 16 luglio potrà assistere a un fenomeno suggestivo: il cosiddetto “bacio del sole” sullo Stromboli, quando il sole al tramonto sembra posarsi esattamente sulla cima del vulcano attivo, regalando un’emozione difficile da dimenticare.
Dalla cipolla di Tropea al gelato: dove mangiare
Parlare di Tropea significa inevitabilmente parlare delle sue specialità gastronomiche. La protagonista indiscussa è la cipolla rossa di Tropea, dolce e versatile, che si ritrova in mille ricette.
La cipolla di Tropea è una delle eccellenze ortofrutticole italiane più riconosciute all’estero. La sua fama si deve a un insieme di fattori che vanno dal gusto unico al legame indissolubile con il territorio.
A differenza di molte altre varietà, non è pungente né aggressiva, caratteristica che la rende apprezzata anche consumata cruda. La spiegazione è scientifica: contiene una percentuale più alta di zuccheri e una quantità minore di composti solforati, responsabili della lacrimazione e del gusto forte tipico delle cipolle comuni.
A confermare la sua unicità è anche il riconoscimento ufficiale di Indicazione Geografica Protetta (IGP), che tutela non solo la qualità del prodotto ma anche il suo legame con l’ambiente calabrese.
In città si può perfino assaggiare il gelato alla cipolla: un gusto decisamente insolito, che sa sorprende anche i palati più esigenti. Quando lo abbiamo comprato ci hanno suggerito l’abbinamento col pistacchio e devo dire che non è affatto male.
Ma non ci siamo accontentati certo del solo gelato.
Abbiamo pranzato da That’amore, lungo il corso principale, spinti dal menu che vanta piatti della cucina calabrese autentica, con un varietà che può soddisfare davvero tutti.
Ci sono piatti di mare e di terra e anche la pizza, con impasti a lunga lievitazione, e varianti con ‘nduja e cipolla di Tropea.
Ci si può accomodare nel dehor coperto, direttamente sul corso, e godersi l’atmosfera allegra, favorita dal personale indaffaratissimo ma simpatico.
Ognuno di noi ha scelto un piatto diverso ma ci siamo lasciati tentare in apertura dalle frittelle di cipolla.
Persino Luca, che normalmente non è un amante del genere, le ha apprezzate.

I riconoscimenti e il turismo internazionale
Negli ultimi anni, Tropea è stata più volte inserita tra le mete più belle d’Italia e d’Europa.
Non a caso, nel 2021 ha vinto il titolo di Borgo dei Borghi.
Le sue spiagge, tra cui la celebre “Spiaggia della Rotonda”, sono considerate tra le più affascinanti del Mediterraneo e compaiono regolarmente nelle classifiche mondiali.
I turisti stranieri, in particolare tedeschi, francesi e americani , la scelgono per il mix unico di mare cristallino, clima mediterraneo, storia e cucina.
Tropea è senza dubbio una di quelle destinazioni che riesce a incantare chi la scopre per la prima volta e a richiamare chi ci è già stato.






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