Il Big Bench Community Project (BBCP) è un’iniziativa nata dall’idea del designer americano Chris Bangle, trasferitosi in Piemonte con la moglie Catherine. Nel 2010, la coppia realizzò la prima panchina gigante a Clavesana, nelle Langhe, con l’obiettivo di creare un luogo speciale che offrisse una prospettiva unica sul paesaggio e un senso di comunità. La panchina non era solo un oggetto di design, ma un simbolo di convivialità e di valorizzazione del territorio.
Da allora, il progetto è cresciuto in modo esponenziale, trasformandosi in un movimento internazionale. Ad oggi, sono state installate oltre 300 panchine giganti in diverse località, sia in Italia che all’estero. Ogni panchina è un’opera unica, realizzata con il contributo delle comunità locali e posizionata in luoghi panoramici o di interesse culturale.
Come partecipare al Big Bench Community Project
Chiunque può contribuire al progetto realizzando una nuova panchina gigante. Per farlo, è necessario rispettare alcune linee guida specifiche stabilite dal BBCP, che includono l’utilizzo di materiali sostenibili e il coinvolgimento della comunità locale. Le panchine devono essere accessibili al pubblico e collocate in punti strategici per valorizzare il territorio circostante.
Un altro modo per partecipare è semplicemente visitare le panchine già installate e immergersi nell’esperienza che il territorio ospitante può offrire.
Come cercare le Panchine Giganti e cosa fare nei dintorni
Per scoprire dove si trovano, è possibile prendere visione della mappa sul sito ufficiale del progetto oppure utilizzare l’app Tabui, un’applicazione progettata per esplorare i servizi del territorio.
La panchina numero 1 si trova naturalmente a Clavesana, dove tutto ha avuto inizio. Le successive sono sparse nei dintorni con un raggio d’azione che nel tempo è diventato sempre più ampio, andando a coinvolgere la regione, l’intero paese e poi il resto del mondo.
Il passaporto delle Big Bench
Per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, il BBCP offre la possibilità di acquistare il passaporto delle Big Bench. Questo piccolo libretto, acquistabile presso alcuni esercizi commerciali, permette di raccogliere i timbri personalizzati di ogni panchina visitata, creando un filo conduttore tra le diverse tappe del viaggio.
Per ogni panchina esiste un luogo dedicato dove farsi timbrare il passaporto, tipicamente un esercizio commerciale nei pressi della panchina.
Anche noi abbiamo acquistato il passaporto, e possiamo dire che è un modo divertente e significativo per documentare le visite e ricordare ogni momento speciale. Ogni pagina del passaporto permette di raccogliere la data della visita, le emozioni che l’esperienza ci ha suscitato e ovviamente il timbrino personalizzato.
Avere un nuovo timbro sul passaporto diventa quasi una sfida ed è uno stimolo a pianificare una nuova gita alla ricerca della prossima location.
Nei dintorni delle panchine c’è un mondo da esplorare: paesini e realtà agricole capaci di lasciare ricordi indelebili. Grazie a queste nostre escursioni abbiamo scoperto diverse località che ci hanno stupito per la ricchezza delle loro storie e tradizioni. Ve ne citiamo alcune che ci hanno piacevolmente colpito.
Monforte d’Alba
Monforte d’Alba è un’incantevole borgo delle Langhe che vi delizierà. Non perdete il suo Auditorium Horszowski: un anfiteatro naturale situato nel cuore del borgo, perfetto per concerti ed eventi, con una vista spettacolare sui vigneti circostanti. Il centro storico di Monforte è caratterizzato da stradine acciottolate, case in pietra e scorci pittoreschi In prossimità del borgo potete trovare la Big Bench n° 12, di colore vinaccia a ricordare l’importanza dell’attività vitivinicola della zona.
Infatti, Monforte d’Alba è famosa per la produzione di vini pregiati come il Barolo.


Bi-albero di Casorzo
Il bialbero di Casorzo è una straordinaria meraviglia naturale situata nel cuore del Monferrato. Si tratta di un fenomeno raro e affascinante in cui un gelso ospita, sulla sua sommità, un ciliegio rigoglioso. Il ciliegio, apparentemente nato come un seme trasportato dal vento o da un uccello, ha trovato nel gelso il terreno fertile per svilupparsi, dando vita a un connubio sorprendente.
Nei pressi del bialbero si trova la Big Bench n° 107, di colore arancione, situata tra i vigneti lungo la provinciale SP68 tra Casorzo e Vignale Monferrato. Se siete in zona approfittate per assaggiare il Malvasia di Casorzo DOC. Si tratta di un vino dolce e aromatico prodotto esclusivamente nella zona di Casorzo e dintorni. Ottenuto dall’uva Malvasia Nera, ha un bel colore rosso rubino, un profumo intenso di frutti rossi e fiori, e un sapore fresco che vi conquisterà.



Grazzano Badoglio
Grazzano Badoglio, un affascinante borgo situato nel cuore del Monferrato, è una meta ideale per chi cerca storia, cultura e paesaggi da quadro d’autore. Il paese deve il suo nome a Pietro Badoglio, Maresciallo d’Italia, che nacque qui e riposa nel locale cimitero. Una delle principali attrazioni è l’antica Abbazia di Grazzano, fondata nel 961 dal marchese Aleramo, figura leggendaria della storia piemontese. L’abbazia, con la sua struttura romanica e gli affreschi ben conservati, offre uno sguardo affascinante sulla spiritualità e l’architettura medievale.


Nei pressi del comune troverete la Big Bench n° 91, che regala una vista privilegiata dell’intero borgo. Per raggiugerla bisogna lasciare la macchina lungo la strada e addentrarsi tra i campi. Porta con te scarpe comode per raggiungere la panchina, poiché l’ultimo tratto è su un sentiero sterrato.
Piozzo e la birra
Piozzo, un incantevole borgo situato nella provincia di Cuneo, è famoso per essere la patria della birra artigianale italiana, grazie alla presenza del celebre birrificio Baladin, fondato da Teo Musso. Qui, gli amanti della birra possono visitare la struttura, partecipare a degustazioni e scoprire i segreti della produzione di alcune delle birre più apprezzate a livello internazionale. Ma Piozzo non è solo birra: il paese è circondato dalle colline delle Langhe, patrimonio UNESCO.
Ogni autunno, Piozzo ospita la Fiera della Zucca, un evento unico in cui il paese si trasforma in una celebrazione dei sapori autunnali, con bancarelle, esposizioni di zucche di ogni forma e dimensione e piatti tradizionali. Nei pressi della Cappella Albarosa si trova la Big Bench n° 8 arancione, collegata ad un’area picnic, perfetta per una sosta rilassante.

Evoluzione e sfide del progetto
Il BBCP continua a evolversi, con nuove panchine che spuntano regolarmente in luoghi sorprendenti. Tuttavia, non mancano le critiche. Alcuni ritengono che il progetto non sia del tutto sostenibile, sollevando dubbi sull’impatto ambientale delle strutture e sull’eventuale rischio di un eccessivo afflusso turistico sulle piccole comunità.
Nonostante queste osservazioni, noi pensiamo che il BBCP rimanga un esempio di come il design e la collaborazione possano contribuire a valorizzare il territorio e a creare legami tra le persone. Entrare in un bar e chiedere il timbrino è un gesto semplice ma in molte occasioni ha dato inizio a conversazioni inaspettate che hanno reso le nostre gite davvero speciali.
Pianifica la tua avventura
Se desideri unirti a questa avventura, in qualunque posto ti trovi, non avrai difficoltà ad individuare una Big Bench raggiungibile con una semplice gita fuori porta.
Ad oggi, le Big Bench sono quasi 400 e altre 68 sono in costruzione, sparse su tutto il territorio nazionale, con una concentrazione assai densa in Piemonte, la terra d’origine.
Non dimenticare di acquistare il passaporto delle Big Bench per rendere ogni tappa ancora più speciale.
Che tu stia cercando un momento di relax, una nuova prospettiva sul paesaggio o un’opportunità per connetterti con altre persone, il Big Bench Community Project ha qualcosa da offrire a tutti. Scopri la magia di queste panchine giganti e lasciati ispirare!
Allora… sei già andato a curiosare sul sito ufficiale della community e hai scoperto quale panchina è vicino a dove abiti?
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