Mandawa, nel cuore del Rajasthan, è una perla nascosta nel deserto del Shekhawati, celebre per i suoi antichi havelis decorati e gli eleganti pavoni che popolano cortili e terrazze. In questa guida scoprirai cosa vedere, come visitare i palazzi storici e vivere il fascino decadente di una città sospesa nel tempo.
Che cos’è un Haveli?
Gli havelis erano residenze private di ricchi mercanti, costruite tra XVIII e XIX secolo. Queste dimore, spesso sontuose, erano decorate con affreschi ispirati ai viaggi dei proprietari: scene religiose, animali simbolici come elefanti e pavoni… ma anche elementi improbabili come aerei o treni lunghissimi, frutto di memorie distorte e immaginazione.

Struttura di un Haveli
Un haveli tipico si sviluppa attorno a due cortili:
- Il primo cortile, riservato agli affari, era il cuore maschile della casa.
- Il secondo cortile, più intimo, ospitava la vita familiare: cucina, stanze degli anziani e, ai piani alti, le camere da letto.
Oggi molte havelis sono in rovina, ma alcune sono state restaurate o convertite in hotel, come il suggestivo Vivana Culture Hotel.
Havelis da Non Perdere a Mandawa
Ogni haveli a Mandawa è un frammento di passato incastonato tra le sabbie del Rajasthan. Alcuni sono ancora abitati dal silenzio, altri parlano attraverso affreschi sbiaditi, cortili ombrosi e scale che scricchiolano. Visitare questi palazzi significa entrare in un mondo sospeso, dove l’arte popolare racconta storie di commercianti sognatori, divinità e modernità fantasticata. Ecco tre havelis imperdibili, che aprono porte e finestre sulla memoria di un’India che resiste al tempo.
Vishwanath Goenka Haveli
Una delle più belle e visitabili. Due havelis gemelle, affreschi con cavalli ed elefanti, un terrazzo da cui le donne osservavano la strada. Tra gli alberi del cortile interno, si sentono i richiami dei pavoni: un’esperienza indimenticabile.
Jhunjhunuwala Golden Haveli
In parte decadente ma affascinante. Una stanza affrescata in foglia d’oro, si dice con 3 kg d’oro distribuito sulle pareti. Una testimonianza della ricchezza di un tempo.
Seth Dayaram Dedraj Haveli
Ben conservata e visitabile. Belle stanze commerciali e un’interessante area sotterranea dove sono esposti oggetti ritrovati durante i restauri.

Cosa vedere a Mandawa oltre le Haveli
Mandawa è come un libro dalla copertina impolverata: basta sfogliarne le pagine per scoprire meraviglie nascoste. Camminando lungo le sue stradine silenziose, ci si imbatte nel pozzo di Harlalka, una gola profonda oltre 70 metri scavata nella terra, dove un tempo si fermavano le carovane assetate. Ancora oggi si percepisce l’eco del passato: il rumore dell’acqua lontana, il fruscio delle vesti al vento del deserto.
Poco più in là, il Castello di Mandawa si erge come una sentinella del tempo. Metà residenza storica, metà hotel di lusso, conserva intatti i segni del suo antico splendore: torri merlate, balconi intarsiati e il battito lento del tempo che, qui, si misura al suono dei gong. Ogni rintocco sembra raccontare una storia: di Maharaja, di dame velate dietro i jharokha, di feste dimenticate tra i giardini interni.
Mandawa non si mostra tutta insieme: si rivela poco a poco, con la grazia di chi sa che il suo fascino sta nel dettaglio e nella sorpresa. Sta a te decidere se attraversarla in silenzio… o lasciarti attraversare da lei.
Mandawa, tra Decadenza e Meraviglia
Mandawa colpisce per il suo fascino decadente: muri scrostati, strade polverose, animali che convivono con una sorta di modernità. Qui ogni angolo è una scena fotografica perfetta, ma l’India sorprende anche con i suoi imprevisti. Siccome ogni cosa appare un po’ estranea ai miei occhi, lo sguardo indugia spesso e fissa. Fisso anche, attraverso il mirino della mia reflex, una strada dove mucche e tori passeggiano tra le moto in sosta. Qualcuna bivacca, qualcuna si muove con passo lento.
Forse anche noi risultiamo estranei ai loro occhi. Con l’obiettivo puntato sembro forse minacciosa, tanto che un toro decide di caricarmi e con una testata mi sbalza due metri lontano.
Non succede nulla di ché, è solo l’India che inizia ad entrarmi dentro.



Questa è la prima tappa del nostro viaggio di 10 giorni in Rajasthan. Scopri l’itinerario completo nell’articolo: La nostra prima volta in India: cosa vedere, cosa aspettarsi
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