Sei mai partito per una destinazione solo perché il volo diretto era troppo comodo per lasciarti scappare l’occasione?
Noi abbiamo scelto così: un weekend lungo a Breslavia, una città polacca che non era nelle nostre mete abituali, ma che si è rivelata una sorpresa incredibile.
Chiamata la “Città dell’Incontro”, Breslavia ti accoglie con una vitalità unica, un mix di atmosfera mitteleuropea e gioielli architettonici che conquistano al primo sguardo.
Prima di partire conoscevamo il nome Wrocław solo per motivi professionali legati a congressi scientifici, ma scoprire questa città ci ha fatto capire che è molto più di un centro accademico.
In questo articolo ti racconteremo cosa vedere a Breslavia, dalle piazze colorate e animate dal popolo degli gnomi, al fascino antico di Ostrów Tumski e alle tradizioni che ancora animano la città.
Se stai pensando a un viaggio in Polonia o a una nuova meta in Europa per un weekend lungo, Breslavia potrebbe sorprenderti.


Piazza del Mercato (Rynek): Un Cuore Pulsante di Vitalità
La piazza principale di Breslavia, il Rynek, è il centro più vitale della città. Qui, le casette colorate che si affacciano sulla piazza sembrano dialogare tra loro, pur mantenendo ognuna una propria personalità unica. I tetti spioventi e i vivaci colori delle facciate catturano immediatamente l’attenzione, regalando una sensazione di allegria. Nella piazza si puà ammirare anche una fontana in vetro (Fontanna Szklana), installata nel 2000 per celebrare l’ingresso nel nuovo millennio.
A noi è piaciuta molto ma in realtà questa installazione ha suscitato ai tempi diversi malcontenti tra i residenti.
Composta da grandi lastre ondulate di vetro retroilluminate e accompagnata da giochi d’acqua, la fontana rompe volutamente l’armonia storica della piazza, creando un contrasto netto con l’architettura antica.
per questa ragione c’è chi la considera una ferita estetica e chi la apprezza come simbolo di dialogo tra passato e futuro.
Il Municipio di Breslavia: un capolavoro gotico che segna il tempo
Al centro della vivace piazza del mercato (Rynek) svetta imponente il Ratusz, il Municipio storico di Breslavia, uno dei più belli e meglio conservati di tutta la Polonia. La sua costruzione iniziò nel XIII secolo e si protrasse per oltre 250 anni, il che spiega la fusione armoniosa di stili gotico, rinascimentale e barocco che lo rendono un vero gioiello architettonico.
L’edificio è celebre per la sua facciata riccamente decorata, con finestre trilobate, pinnacoli scolpiti e stemmi cittadini. Ma il protagonista indiscusso è il grande orologio astronomico sulla torre sud, installato nel 1580: non solo indica l’ora, ma rappresenta anche le fasi lunari e i segni zodiacali, in perfetta sintonia con la visione rinascimentale dell’universo.
L’interno del municipio è visitabile e ospita oggi il Museo di Arte Borghese, dove si possono ammirare sale storiche splendidamente decorate, come la Sala del Consiglio o la Sala dei Banchetti, un tempo utilizzate per cerimonie ufficiali e ancora oggi perfettamente conservate.
Jaś i Małgosia – i celebri Hansel e Gretel
Sempre nella vivace piazza del Mercato spiccano due piccoli edifici molto particolari, noti come Jaś i Małgosia — i celebri “Hansel e Gretel” – icona della città. Le due casette erano un tempo le abitazioni dei guardiani dell’altare della Chiesa di Santa Elisabetta, proprio di fronte alla piazza.
Il soprannome popolare è nato per via della somiglianza simbolica tra le casette e le tipiche casa di marzapane della fiaba.
Per restare nell’atmosfera “fiabesca” il collegamento ad arco può simboleggiare la mano che i due fratellini si tengono per attraversare insieme il bosco, e oggi continua a rappresentare un legame stretto.
La leggenda vuole che passare sotto l’arco porti fortuna, quindi non fatevelo mancare!
La Via delle Antiche Macellerie
Stare Jatki, la via delle antiche macellerie, si trova a pochi passi dalla piazza del mercato e merita una passeggiata fin qui. In questa strada, nel medioevo, si concentravano le botteghe dei macellai, organizzate e regolamentate da norme sanitarie.
Le case che ospitavano le botteghe sono oggi trasformate in gallerie d’arte e negozi di artigianato, molte però hanno ancora elementi architettonici originari. A ricordare la specializzazione di questa strada troverete una serie di statue in bronzo, inaugurate nel 1997, note con il nome di Pomnik Ku Czci Zwierząt Rzeźnych (“Monumento in onore degli animali macellati”)


La Piwnica Świdnicka
La Piwnica Świdnicka è una delle birrerie più antiche d’Europa, fondata nel 1273, proprio nel cuore di Breslavia, nel Rynek.
Il suo nome deriva dalla città di Świdnica, famosa per la produzione di birra, da cui veniva importato il pregiato “piwo jęczmienne” (birra d’orzo). Nel corso dei secoli, la Piwnica Świdnicka ha accolto numerosi visitatori illustri, tra cui imperatori, artisti e filosofi, ed è stata testimone di eventi storici significativi.
Oggi, oltre a offrire una selezione di birre artigianali prodotte in loco, la Piwnica Świdnicka funge anche da spazio culturale, ospitando eventi, mostre e incontri. La sua atmosfera unica e la ricca storia la rendono una tappa imperdibile per chi visita la città sull’Oder.
Sopra l’ingresso della Piwnica Świdnicka fermatevi ad apprezzare la divertente scultura, realizzata dallo scultore Christian Behrens, che ritrae un uomo ubriaco con in mano un boccale di birra e una donna furiosa che lo rimprovera con una ciabatta.


Vodka, studenti e spirito vivace
Nelle piazze e tra i vicoli si incontrano studenti, artisti di strada e viaggiatori, intenti a bere vodka ascoltando musica. Assaggiate la celebre Żubrówka, detta “vodka del bisonte”, con dentro un filo della mitica erba dei bisonti, simbolo nazionale polacco.
La vivacità si deve anche alla prestigiosa università locale, che ha formato ben nove premi Nobel. E proprio davanti alla sede universitaria, vi aspetta uno dei gnomi più famosi della città…
Si incontrano usi e costumi di origini diverse, perché questa è stata terra invasa e contesa, diventata nel tempo una mescola variegata di stili, dove è davvero facile sentirsi a casa.
Gli Gnomi di Breslavia: Una Caccia al Tesoro Unica
Gli gnomi di Breslavia (Krasnale) sono ormai un simbolo. Nati negli anni ’80 come forma di protesta anti-comunista, oggi sono più di 400 statuette di bronzo, disseminate ovunque. Alcuni sono facili da trovare, altri no: la caccia agli gnomi è un’attività perfetta per grandi e piccoli. Tranquilli, l’ufficio del turismo (lo trovate nella piazza del mercato) mette a disposizione l’elenco completo degli gnomi e una mappa per aiutarvi nella ricerca.



Il nostro gnomo preferito è però quello dietro alle sbarre. Il poveretto ha avuto la grave colpa di tagliarsi la barba e si sa, pur nel loro spirito libero, questa è una cosa che non va fatta.
Cercarlo è una scusa per scoprire la via dell’ambra, un’antica strada che collegava l’Impero Romano alle terre barbare, da Danzica ad Aquileia, passando per Breslavia, creata appositamente per commerciare la preziosa resina.
Un altro gnometto da non perdere è lo Gnomo Amatore – Krasnal Miłośnik, conosciuto anche con il nome di WrocLovek. Si trova accanto accanto ai celebri edifici Hansel e Gretel, nel cuore del Rynek.
Davanti all’università trovate lo gnomo professore: toccargli il naso e il cappello porta fortuna prima degli esami… o della visita all’Aula Leopoldina. E, naturalmente, lo tocchiamo anche noi prima di entrare: che la visita del luogo ci sorrida!



Aula Leopoldina e Torre della Matematica
Entriamo così in una delle sale barocche più belle d’Europa: l’Aula Leopoldina, un tripudio di affreschi e decori in stile gesuita, costruita nel 1702 per volere di Leopoldo I d’Asburgo. La sala che arriva oggi perfettamente conservata, è utilizzata nelle cerimonie ufficiali.
Merita anche la Torre della Matematica, dove si registrano temperature dal 1791. Dalla cima, si gode una delle migliori viste panoramiche su Breslavia.


Ostrów Tumski, tra cattedrali e lampioni a gas
La parte più antica della città è Ostrów Tumski, un tempo isola sul fiume Oder. Oggi conserva un’anima antica, grazie anche ad una tradizione antica che rimane viva.
Ogni sera, all’imbrunire, un uomo vestito con un lungo mantello nero e un cappello a cilindro percorre le vie acciottolate di Ostrów Tumski accendendo manualmente oltre 100 lampioni a gas con una lunga asta fiammeggiante.
È il lampionaio comunale, una delle poche figure simili in tutta Europa. Questa tradizione, che risale al XIX secolo, si è mantenuta viva anche dopo l’elettrificazione della città, proprio per preservare il fascino storico di questa zona così suggestiva. E non vi nascondo che gli siamo corsi dietro lungo il suo percorso usuale (il tragitto dura 1 ora e arte all’ora del tramonto). Lui sorrideva consapevole, avrà forse pensato “eccone altri, pronti a scattare e a postarmi sui social”.
Qui sorge la Cattedrale gotica di San Giovanni Battista, patrono di Breslavia e – per noi torinesi – un legame speciale, condividendo lo stesso santo.
La cattedrale, Archikatedra św. Jana Chrzciciela in polacco, spicca da lontano con le sue alte torri gemelle, alte oltre 90 metri. La versione attuale risale al XIV secolo, costruita sulle fondamenta di edifici religiosi precedenti risalenti all’anno 1000.
Dovete infatti sapere che originariamente questa zona era un’isola naturale di sabbia, formata dai rami del fiume Oder. Qui sorgevano il primitivo insediamento della dinastia Piast e la prima chiesa di legno dedicata a San Martino.
Nel 1163, il duca Bolesław I il Grasso rafforzò il ruolo strategico dell’isola, facendovi costruire fortificazioni in mattoni e trasformandola in sede ufficiale del potere religioso e politico . Nel 1315, Ostrów Tumski venne ceduta alla Chiesa, ottenendo uno status semi-autonomo. Per questa ragione Ostrów Tumski è riconosciuta come il luogo di nascita della Breslavia cristiana.
Nel XIX secolo, i rami più piccoli del fiume furono interrati, trasformando Ostrów Tumski da isola in penisola urbana collegata alla terraferma.

I ponti che collegano l’isola alla città
Tra i ponti più antichi, che collegano Ostrów Tumski al resto della città, annoveriamo il Ponte di Sabbia (Most Piaskowy): le prime testimonianze di un passaggio risalgono al 1149. Nel XV secolo era dotato di torre di guardia e ponte levatoio; l’attuale struttura in ferro, tinteggiata di rosso, risale al 1861.
Ricordiamo anche il Ponte Tumski o Ponte della Cattedrale, costruito intorno al 1890, per sostituire il precedente ponte in legno. Ha uno stile gotico e un tempo era noto come il ponte degli Innamorati, dato che come in molte altre città, le giovani coppie usano appendere qui i lucchetti custodi dei loro sentimenti. Per ragioni strutturali i lucchetti sono stati poi rimossi e sono ricomparsi agganciati sulla ringhiera che confina il parco vicino al ponte.




Il Parco Szczytnicki
A pochi minuti dal centro, nel Parco Szczytnicki, si trova una delle attrazioni più spettacolari di Breslavia: la Fontana Multimediale (Wrocławska Fontanna). Si tratta di una delle più grandi fontane d’Europa, con oltre 300 ugelli d’acqua, giochi di luci LED e musica sincronizzata. Durante i mesi estivi, soprattutto la sera, si trasformano in veri e propri spettacoli coreografici da non perdere, proiettati proprio accanto alla monumentale Hala Stulecia (Sala del Centenario), patrimonio UNESCO.
Lo zoo di Breslavia
Sembra strano a dirsi, ma si, vi parliamo dello Zoo di Breslavia. In genere si tratta di un tipo di attrazione che non suscita particolare interesse nella nostra famiglia. Diciamo sempre “meglio vedere gli animali in libertà” ma questo luogo ha una valenza storica di rilievo ed è anche un’ottimo modo per intrecciare i residenti che amano molto venire qui.
Lo Zoo di Breslavia è uno dei più antichi del continente, infatti fu aperto nel 1865. Oggi è stato completamente rinnovato ma conserva ancora la porta d’ingresso originale.
La sua punta di diamante è l’Afrykarium, un gigantesco acquario-tema dedicato agli ecosistemi africani, con tunnel sottomarini, ippopotami, squali e pesci tropicali. Perfetto se viaggi con bambini, ma imperdibile anche per chi cerca un’esperienza naturalistica moderna e ben curata.
Il Ghetto Ebraico di Breslavia: memorie di una città contesa
Breslavia, città dalla storia complessa e stratificata, è stata per secoli un crocevia di popoli e culture, contesa tra Regno di Polonia, Impero Asburgico, Prussia e Germania. Questa lunga storia di dominazioni diverse ha lasciato un’eredità culturale unica ma anche pagine dolorose.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Breslavia ospitò un ghetto ebraico istituito dalle autorità naziste nel 1941.
Qui furono rinchiusi migliaia di ebrei provenienti dalla città e dai territori circostanti, in condizioni talmente disumane, che il tasso di mortalità era altissimo, anche prima delle deportazioni nei campi di concentramento.
Il Panorama di Racławice
Tra le esperienze più insolite che offre Breslavia c’è la visita al Panorama Racławicka. Si tratta di un gigantesco dipinto panoramico lungo 114 metri e alto 15 metri, realizzato nel XIX secolo da Jan Styka e Wojciech Kossak per commemorare la Battaglia di Racławice del 1794, durante l’insurrezione guidata da Tadeusz Kościuszko contro l’esercito russo. Il quadro è allestito in una rotonda appositamente costruita, e l’effetto immersivo è amplificato da una sapiente scenografia tridimensionale: terra, erba secca, rocce e oggetti veri si fondono con il dipinto, annullando la distanza tra osservatore e scena.
L’ingresso include un’audioguida disponibile in italiano, utile per seguire la narrazione della battaglia e comprendere l’importanza simbolica dell’opera.
Breslavia in miniatura: la città ricostruita pezzo per pezzo
All’interno del moderno Sky Tower, uno dei grattacieli simbolo della nuova Breslavia, si trova una piccola ma straordinaria chicca: un plastico in scala che riproduce fedelmente il centro storico della città e le sue aree circostanti. Questo modello urbano, meticolosamente realizzato con materiali architettonici professionali, permette di ammirare dall’alto chiese gotiche, ponti, edifici storici e le geometrie del Rynek, come se si avesse la città tra le mani.
È una sosta perfetta per chi ama questo genere di intrattenimento e per chi viaggia con bambini che apprezzeranno tutti i colori e i suoni di una città in miniatura.
Oltre al plastico, lo Sky Tower offre anche un punto panoramico al 49° piano, da cui si può confrontare la città reale con la sua versione in miniatura.
Info utili per visitare Breslavia
Raggiungere Breslavia (Wrocław in polacco) è facile e veloce, grazie ai voli diretti operati da compagnie low-cost come Ryanair e Wizz Air, che collegano la città con numerosi aeroporti italiani (Roma, Milano, Pescara, Brindisi, Bari, Lamezia Terme).
L’aeroporto Copernicus Wrocław Airport dista circa 10 km dal centro. Puoi raggiungere la città comodamente in taxi, tram o con il bus 106, che impiega circa 30-40 minuti per arrivare in centro.
La moneta in uso è lo zloty polacco (PLN).
Quando andare a Breslavia
Il periodo migliore per visitare Breslavia è la mezza stagione (primavera/autunno) per godere delle belle temperature oppure durante il periodo dell’Avvento, perché a Breslavia organizzano uno dei meratini natalizi più belli d’Europa. L’evento ha inizio generalmente a fine novembre per proseguire fino al 31 dicembre, e rende la piazza del mercato un luogo ancor più magico.
Dove dormire a Breslavia
Per il nostro soggiorno abbiamo scelto l’Altus Palace, un elegante hotel 5 stelle situato in un palazzo storico affacciato sul Giardino dell’Old Town, a pochi passi dal centro storico.
L’hotel offre un’ottima colazione e un’a ‘area benessere con vasca idromassaggio, saune secche e umide e una zona relax, dove recuperare energie dopo una giornata di visita. C’è anche una palestra con tapis roulant, trainer, panche per esercizi e cyclette.
Dove mangiare a Breslavia
Per cenare in un’atmosfera autentica, il consiglio è di provare una delle birrerie storiche del centro, dove oltre a ottime birre artigianali troverai piatti tipici della cucina polacca, come i pierogi (ravioli), il bigos (stufato) e il golonka (stinco di maiale).
Noi consigliamo:
- Spiz Brewery (Browar Spiż) – Un’istituzione a Breslavia! Si trova proprio sotto il Municipio, nel Rynek, e offre una selezione di birre prodotte in loco.
- Piwnica Świdnicka – Una delle birrerie più antiche d’Europa, aperta dal XIII secolo. Storica, rustica, perfetta per un pasto tradizionale.
- Kurna Chata – Non una birreria ma una trattoria locale molto apprezzata, con prezzi onesti e cucina tipica: zuppe, carne in umido e patate in ogni variante.
A proposito di pieorgi, c’è uno gnomo in città che ne tiene uno inforchettato. Si tratta dello Gnomo dei Pierogi – Pierożnik, posizionato davanti ad un ristornate in Kuźnicza 10.
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