La 27ª edizione di Luci d’Artista, la manifestazione artistica che illumina Torino ogni autunno, è tornata anche quest’anno con nuove opere e storiche installazioni, portando magia e stupore nelle strade della città.
Sin dal 1998, questa iniziativa ha saputo trasformare le vie e le piazze torinesi in un museo a cielo aperto, attirando turisti da tutto il mondo. Anche per noi residenti è diventato un appuntamento molto atteso ed è sempre bello scoprire dove sono state installate le luci storiche e quali novità porta ogni nuova edizione.
Scopriamo insieme la storia e le novità di questa edizione 2024 che sarà attiva dal 25 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025.
Le Origini di Luci d’Artista
L’inizio di Luci d’Artista risale al 1998, un periodo in cui Torino stava cercando nuove modalità per promuovere il proprio patrimonio culturale, aumentando l’attrattiva turistica e ridefinendo la propria identità urbana. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Comune di Torino e la Fondazione Teatro Regio, a cui si sono aggiunti negli anni vari enti e artisti di fama internazionale.
L’obiettivo iniziale era ambizioso: utilizzare installazioni luminose come opere d’arte permanenti per abbellire la città durante i mesi autunnali e invernali. Da subito, il progetto si distinse per l’approccio innovativo: non si trattava solo di decorazioni natalizie, bensì di vere e proprie opere d’arte site-specific realizzate da artisti riconosciuti, che portavano un messaggio culturale e concettuale in ogni creazione.
Evoluzione e Successo Internazionale
Nel corso degli anni, Luci d’Artista ha saputo ampliare la propria portata, conquistando il cuore dei torinesi e suscitando l’interesse della critica internazionale. Grazie alla presenza di artisti come Mario Merz, con la sua celebre installazione Il volo dei numeri, Michelangelo Pistoletto e Daniel Buren, Torino si è affermata come una delle capitali italiane dell’arte contemporanea.
Ogni edizione della manifestazione ha portato novità, sia in termini di opere che di artisti, mantenendo sempre un perfetto equilibrio tra l’innovazione e la conservazione delle opere più iconiche.
Alcune installazioni, come Planetario di Carmelo Giammello o Concerto di parole di Mario Molinari, sono diventate simboli di Luci d’Artista e vengono riproposte regolarmente, mentre altre vengono esposte in diverse città italiane e all’estero, diffondendo l’immagine di Torino come culla di sperimentazione artistica e luminosa.
Le Novità di Luci d’Artista 2024
L’edizione 2024 porta con sé alcune importanti novità, che rendono questa stagione speciale e unica nel suo genere. Per il 27º anno, Torino ha voluto rinnovare il proprio impegno verso l’arte sostenibile e la valorizzazione degli spazi pubblici, introducendo installazioni che non solo affascinano per la loro bellezza, ma sensibilizzano il pubblico sui temi ecologici e sociali.
Le novità principali includono due nuove opere: “VR Man” di Andreas Angelidakis e “Scia’Mano” di Luigi Ontani.
L’installazione VR Man situata in piazza Vittorio Veneto, richiama la scultura classica e celebra l’attività atletica in preparazione dei FISU Winter Games di Torino del 2025 (in programma dal 13 al 23 gennaio 2025).
L’installazione ricorda una silhouette umana che porta in testa un capitello ionico, come fosse un casco per la Virtual Reality (VR) collegando metaforicamente i giochi atletici dell’antichità a quelli moderni.
Scia’Mano è invece collocato nei Giardini Sambuy, vicino a piazza Carlo Felice, e rappresenta un tributo all’atmosfera magica di Torino. Si tratta di un’installazione rotonda a due facce contenenti delle fotografie. Nelle immagini, sempre in movimento e pronte a mutare in base al punto di vista dell’osservatore, si vede uno sciamano, con una maschera che richiama le forme di una mano. Il punto in cui è collocata l’opera non è casuale perché qui vicino aveva sede la libreria Fogola frequentata dall’artista in passato, di cui è sopravvissuta un’insegna.
Questi nuovi lavori si aggiungono a opere iconiche e riposizionate in vari punti della città, arricchendo un percorso che si snoda da piazza Castello fino alla periferia, evidenziando sia l’aspetto culturale che l’inclusività dell’evento.
Le Opere Storiche
Non mancano ovviamente i classici che hanno reso Luci d’Artista famosa nel mondo, come Vele di Natale di Vasco Are, una struttura fatta di centinaia di veli leggeri sospesi tra i palazzi del centro storico, che si muovono seguendo il vento, creando un effetto quasi ipnotico. Altre opere immancabili sono Volo su… di Francesco Casorati, composta da cinquantadue uccelli stilizzati e Tappeto Volante di Daniel Buren, una delle nostre preferite, composto da 1536 lanterne cubiche di plexiglas, parzialmente colorate di rosso o blu alternati al bianco.
Sempre al suo posto, presso il cortile del Teatro Regio anche Vento solare di Luigi Nervo che rappresenta un sole che emana i suoi raggi di neon luminosi.
Anche le Cosmometrie di Mario Airò sono sempre installate presso piazza Carignano e proiettano a terra gli schemi simbolici e geometrici tratti dall’opera Articuli 160 adversus mathematicos di Giordano Bruno (1548-1600).
Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn è l’installazione che veste di una luce quasi irreale il Monte dei Cappuccini, circondandolo con i suoi settantadue cerchi di neon di dimensioni diverse.
Luci d’Artista: Un Ponte tra Cultura e Cittadinanza
Luci d’Artista rappresenta ormai molto più di una semplice esposizione d’arte pubblica: è diventata un appuntamento annuale atteso da tutta la città, un simbolo di unione, di riflessione e di speranza, soprattutto in periodi storici difficili.
La manifestazione promuove anche lo spirito comunitario, poiché le installazioni si estendono non solo nel centro storico, ma anche verso le periferie, portando l’arte in ogni quartiere di Torino.
Inoltre il grande laboratorio di sperimentazione che può definirsi Luci d’Artista ha stimolato l’iniziativa dei privati che hanno realizzato altre Luminarie ad arricchire la proposta.
Ne sono un esempio l’installazione luminosa Gli adoratori della luce di Mirco Andreis che sarà inaugurata il 7 dicembre presso il Circolo degli Artisti tra corso San Maurizio e via Rossini, oppure il totem in vetro denominato Cristallo di Luce di Diego Scroppo, esposto all’Environment Park di Torino.
Come vedere le Luci d’Artista
Per chi desidera esplorare Luci d’Artista in modo completo, ci sono diverse opzioni per vivere al meglio l’esperienza. Un tour a piedi nel centro di Torino, mappa alla mano, è un’ottima scelta per immergersi a fondo nelle installazioni più celebri e nelle nuove opere di questa edizione 2024, partendo da Piazza Castello e proseguendo verso piazze e vie iconiche come Piazza San Carlo e Piazza Vittorio Veneto. La mappa ufficiale di Luci d’Artista, è disponibile online sul sito della manifestazione.
Sempre a piedi ma con guida si può partecipare al WELCOME TOUR® LUCI D’ARTISTA proposto da Turismo Torino e Provincia. La partecipazione è gratuita ma è necessario prenotare in anticipo. Il tour parte da Piazza Castello angolo via Garibaldi, davanti all’Ufficio del Turismo. Per prenotare è sufficiente compilare il modulo su questa pagina.
In alternativa, Somewhere Tour & Events propone un tour guidato su un bus cabrio, che permette di ammirare le luci da un punto di vista privilegiato e confortevole. Il tour comprende la degustazione di cioccolato in tutte le sue forme, dai gianduiotti agli storici cri cri, fino alla cioccolata calda.
Questo tour consente di esplorare le opere d’arte con la guida di esperti, che forniscono dettagli artistici e storici delle installazioni, rendendo l’esperienza ancora più immersiva e affascinante.
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