Tromsø è la settima città norvegese per popolazione ed è la città più grande della Norvegia settentrionale, a più di millesettecento chilometri dalla capitale Oslo, oltre il circolo polare artico. Cosa ci può spingere verso il grande Nord, d’inverno, quando la luce del sole si vede poche ore al giorno, la neve copre ogni cosa e i ghiaccioli pendono pericolosamente dai tetti come stalattiti?
Ci sono innumerevoli motivi per apprezzare un viaggio con queste caratteristiche.
Primo fra tutti le famose luci del Nord, quell’aurora polare che è un po’ magia, un po’ scienza. Quando lo sguardo la incontra, s’incanta a tal punto da non riuscire a staccare gli occhi dal cielo. È una sensazione talmente pervasiva da restarti in circolo e scatenare pensieri di ampia portata.
Altro buon motivo è il paesaggio completamente bianco. Non aspettatevi i panorami soffocati tra cime molto alte, piuttosto immaginate un paesaggio morbido che ondeggia e ogni tanto si spinge un po’ verso l’alto. Considerate che la montagna che sovrasta Tromso supera appena i 1200 metri di altezza. Le immense distese bianche si prestano bene ad essere percorse con le slitte trainate dai cani.
E questo è un altro buon motivo per recarsi fin quassù. Provate a guidare una slitta. Anche se all’apparenza sembra semplice, serve un’azione continua di gambe e un’attenzione sempre vigile, ma il divertimento è assicurato e il paesaggio di neve e acqua vi catturerà completamente.
Il centro cittadino è situato su un’isola, chiamata Tromsøya ma l’agglomerato urbano si sviluppa anche sulla terraferma ad est, collegate da ponti e da un tunnel sottomarino, e su un’altra isola, chiamata Isola delle Balene (Kvaløya) ad ovest.
Girarla a piedi non è un problema se vi piace l’andare lento e vi permetterà di gustare di ogni dettaglio. Noi abbiamo apprezzato molto l’abbinamento insolito tra acqua e neve. Forse è la nostra natura mediterranea a trovare peculiare la vista di un porticciolo con imbarcazioni a vela mentre dal cielo fiocca la neve.
Allo stesso modo è stato insolito fare colazione con salmone e aringa affumicati, accompagnati dal caffè, ma anche questa è un’esperienza da ricordare.
Noi abbiamo alloggiato allo Scandic Ishavshotel in camera quadrupla, confortevole anche se non molto grande, però la colazione offre una quantità e una varietà difficili da trovare.
Durante le vostre visite, trovate il tempo di entrare in qualche locale a riscaldarvi e prima di partire, per affrontare il freddo, non esagerato ma persistente, munitevi di guanti, sciarpa, berretto e di scaldotti per le mani.
Le esperienze che abbiamo vissuto durante questo viaggio sono state così profonde da aver scatenato la voglia di memorizzarle per sempre. Abbiamo perciò deciso di scrivere e pubblicare un libro intimo che le contenga. È nato così il racconto Aurora e la Tigre, dove sono narrate anche le altre tappe del viaggio.
Questa destinazione fa parte dell’itinerario Fuga d’inverno: Le Luci del Nord in 5 giorni
Buon viaggio!
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