Luogo affascinante e misterioso che rappresenta al meglio la personalità complessa del suo fondatore. Ma chi era Federico II di Svevia e quale destinazione aveva la fortezza ottagonale di Castel del Monte?
Chi era Federico II di Svevia
Uomo di cultura e di scienza, libero pensatore, dissacrante per certi aspetti tanto che fu scomunicato dal papa per ben tre volte, Federico II fu imperatore del Sacro romano Impero dal 1211.
Alla sua corte prendevano parte diversi uomini di cultura del tempo, personalità del calibro di Pier delle Vigne o del matematico Leonardo Fibonacci. Federico si interessava di astronomia, di matematica, geometria, di arti figurative e di letteratura.
Fondò l’Università di Napoli e diede inizio alla scuola poetica siciliana, contribuendo alla nascita della letteratura italiana.
Federico era uomo appassionato e illuminato, guardava oltre ciò che il suo tempo gli avrebbe realmente concesso. Non a caso gli è stato attribuito l’appellativo di “Stupor Mundi”.
Dove si trova Castel del Monte e a cosa serviva
Sulle alture delle Murge, non lontano da Bari, Federico fece erigere questa struttura ottagonale, che oggi conosciamo come Castel del Monte.
Vista dall’alto appare come una corona, che domina la pianura tutt’attorno a 360 gradi, fino a raggiungere il mare.
Ma che cos’è esattamente: un tempio, un osservatorio, un custode fortificato per il Sacro Graal, un rifugio per pensare, un hammam o un semplice castello?
Gli studi e le teorie ipotizzate attorno alla destinazione d’uso di questa intrigante struttura sono le più svariate, costruite attorno alle sue forme e alle sue soluzioni interne.
La pianta ottagonale con torrette in corrispondenza degli spigoli, e la ricorsività di figure geometriche spingono le ipotesi in una direzione, la presenza di vari canali di scolo e un astuto sistema di condutture per la raccolta dell’acqua, virano verso altre fantasie.
Sembra singolare il fatto che le stanze interconnesse siano organizzate per essere attraversate seguendo un percorso ben preciso, in senso antiorario, suggerendo l’idea, che salendo, si inizia un percorso di evoluzione ed elevazione culturale verso la luce.
Il mistero rimane irrisolto o magari non c’è alcun mistero e Castel del Monte era una semplice fortezza difensiva, con una forma un po’ più stravagante. Resta assolutamente vero che l’ecletticità e la vastità culturale di Federico II, che inducono la fantasia ad immaginare oltre, sono un patrimonio da non disperdere e da diffondere in questo mondo un po’ disorientato.
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