C’è uno spazio metafisico dove Arte, Moda e Turismo entrano in relazione creando finestre su mondi: è il Made in Italy.
Il brand dei brand, che fa grande l’Italia nel mondo nonostante le sue piccole dimensioni geografiche, non racchiude solo un’idea di qualità del prodotto, ma è aggregatore di tutta la capacità culturale, artistica e maieutica del bel paese.
E ne troviamo una perfetta espressione nello spazio fisico del Torino Outlet Village, grazie al progetto sinergico nato da Somewhere Tour & Events in collaborazione con Accademia Albertina e Torino Outlet Grandi Firme.
I quadri di Guglielmo Grosso
Gli ingredienti sono di qualità, la ricetta ripropone attualizzata una propensione naturale e senza tempo dell’umanità: la voglia di mettersi in mostra.
Cominciamo con il prendere in considerazione un artista come Guglielmo Grosso, caro all’aristocrazia e alla borghesia dei primi del Novecento.
Grosso studiò all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove fu influenzato dalle tendenze artistiche del tempo, come il realismo e l’impressionismo.
Il suo stile è caratterizzato da una grande attenzione ai dettagli e da una forte componente decorativa.
È noto soprattutto per i suoi ritratti di donne, spesso appartenenti all’alta società. Le sue opere riflettono un grande interesse per la moda e l’eleganza, e sono spesso caratterizzate da una resa raffinata e sofisticata dei soggetti. Tra i suoi lavori più celebri ci sono i ritratti eleganti di Clotilde Gallo (1920), il Ritratto all’aria aperta (1902), il Ritratto di signora (1929) e La Femme (1895).
Ricetta per un evento originale
Dopo aver introdotto Guglielmo Grosso aggiungiamo alcune grandi firme della moda italiana: Ixos, Elisabetta Franchi, Roberto Cavalli e Flavio Castellani, che portano al progetto la loro ispirazione raccontata in abiti d’incanto.
Aggiungiamo anche il contributo dell’Accademia Albertina torinese, che porta i suoi artisti tra la gente come parte integrante della stessa: due pittori italiani e due cinesi: Xiang Li, Stefano Merlo, Gabriele Domenico Casu, SongYi Zhang, a sottolineare l’estensione internazionale della ricetta.
Nella ricetta perfetta non può mancare una mente aperta: in questo caso quella della proprietà dell’Outlet Village, capace di cogliere la proposta congiunta di realtà territoriali d’eccellenza che strizzano l’occhio al turista.
Metti un luogo bello, dove passeggiare senza fretta e recuperare il tempo per curarsi di sé.
Metti l’idea che tiene tutto assieme, che agisce l’arte maieutica di cui sopra, e fa emergere tutto d’un fiato cultura, arte e storia del paese.
È questo il senso del Made in Italy, un prodotto apprezzato perché ricco di significati, non improvvisati, non temporanei.
È questo il motivo per cui gli stranieri apprezzano l’Italia (dovremmo farlo di più anche noi) e la elevano a meta turistica dei sogni: desiderano tutta quella ricchezza culturale che si cela dietro la sua etichetta.
Il fotografo cattura in uno scatto il pittore, mentre, circondato dalla gente, dipinge la modella. Quella modelle sfoggia la sua bellezza mentre indossa un abito firmato e ripropone fedele la posa di un ritratto di signora di inizio novecento.
È non è qualcosa di riservato a pochi, avviene tra la gente perché ha a che fare con tutti noi, ogni volta che scattiamo una foto nella nostra posa migliore e la postiamo su Instagram, ogni volta che creiamo un montaggio, cantiamo e balliamo per tiktok.
Cambiano le mode, cambiano le tecniche, cambiano i mezzi comunicativi, ma resta immutata la creatività italica che sa trovare mille e più strade per esprimersi.
Il vernissage ha luogo nella giornata di sabato 25 settembre 2021, e a seguire, le opere restano esposte per un mese nelle vetrine dei marchi aderenti, per permettere a tutti di partecipare alla sfida: ritrarsi nella stessa posa delle muse di Giacomo Grosso e condividerle con l’hashtag #ritrattiallamoda e il tag Torino Outlet Village!
Complimenti all’organizzazione per l’iniziativa: una ricetta vincente per un evento del tutto originale.
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