Ci sono città che parlano di uomini, ne sono impregnate a tal punto che ogni angolo diventa la loro espressione migliore.
Vicenza è una di queste e l’uomo di cui è l’immagine è Andrea di Pietro della Gondola, noto a tutti come il Palladio.
Scopri cosa vedere a Vicenza tra palazzi maestosi e chicche che la maestria del Palladio ha consegnato ai posteri.
Nel segno del Palladio
La città porta il segno elegante della sua maestria. Lo si vede già nell’uso della pietra bianca, che è propria di queste parti, perché ricavata dalle montagne vicentine subito dietro. Palladio ne conosceva ogni proprietà e l’ha usata ampliamente nel realizzare elementi dei suoi palazzi maestosi e armoniosi allo stesso tempo.
Come non citare il simbolo stesso della città, ossia la Basilica Palladiana, che mostra tutta la sua eleganza nelle perfette proporzioni e nella luce che attraversa i suoi loggiati.
Non è una chiesa come il nome potrebbe indurre a pensare, ma è un edificio realizzato per avere una funziona pubblica che conserva in qualche forma ancora oggi, dato che è utilizzata come sede di mostre d’arte.
Porta questo nome perché recupera l’etimologia vera del termine Basilica, che anticamente era usato per indicare edifici pubblici dove si svolgevano riunioni, commerci e si amministrava la giustizia.
Non perdetevi una passeggiata nel loggiato dal quale si gode una bella vista delle vie cittadine e della Loggia del Capitaniato, altro palazzo palladiano, sede del consiglio comunale cittadino.
Non mancate nemmeno di vedere la Basilica di notte, quando assume uno charme particolare, soprattutto nel periodo pre-natalizio quando le splendide luci degli addobbi le rendono giustizia.
La meraviglia del teatro Olimpico
La vera chicca però, per noi, rimane il Teatro Olimpico. Recuperando l’idea di teatro delle antichità romana, il Palladio progetta un teatro coperto che rimarrà il primo e l’unico edificio teatrale rinascimentale pensato secondo le regole vitruviane: Firmitas, utilitas e venustas
Questi tre concetti, che si traducono in solidità, utilità e bellezza, rappresentano, secondo Vitruvio, l’identità di un edificio architettonico. Certamente l’Olimpico non manca di solidità e di utilità, ma sopra ogni cosa rappresenta egregiamente la venustas, per la bellezza delle sue scene, tanto nei decori, quanto nel saper riprodurre un contesto urbano che riprende ciò che c’è fuori, per dare una continuità che diventa armonia.
Davvero qualcosa di imperdibile, un patrimonio da custodire con cura.
Ovviamente se progettate un giro da queste parti non potete perdervi le specialità culinarie locali, soprattutto il baccalà alla vicentina e i bigoli con l’anatra.
Per pernottare abbiamo scelto l’ SHG Hotel De La Ville, comodo per il parcheggio e centro storico raggiungibile a piedi con una breve passeggiata.
Buon viaggio!
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