Amsterdam è rinomata per la sua storica associazione con l’industria dei diamanti, una tradizione che risale al XVII secolo. Al centro di questa eredità scintillante si trova il Museo del Diamante di Amsterdam, una destinazione imperdibile per chi desidera immergersi nel mondo affascinante di queste gemme preziose. Ma non finisce qui!
Ad Amsterdam ci sono diversi Diamond Center, dove entrare in contatto con questo mondo lussuoso.
Scopri di più sul mondo dei diamanti e dove puoi andare per non perdere questa esperienza se sei ad Amsterdam.
Perché Amsterdam è diventata la capitale dei diamanti nel XVII secolo?
Amsterdam ha una lunga e prestigiosa storia nel commercio e nella lavorazione dei diamanti. A partire dal XVII secolo, la città divenne un centro nevralgico per l’industria diamantifera, attirando artigiani e commercianti da tutta Europa. Siamo nel Secolo d’Oro olandese e grazie alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali (VOC), la città controlla tutte le rotte commerciali verso Asia, Africa e Sud America. Le pietre preziose arrivavano al porto di Amsterdam da ogni parte del mondo, e devono essere lavorate per poi essere commercializzate in tutta Europa.
Molti ebrei in fuga da persecuzioni religiose in Spagna e Portogallo trovano rifugiano ad Amsterdam, una città tradizionalmente aperta e tollerante. Tra di loro ci sono anche artigiani esperti nel taglio dei diamanti, un mestiere raro e molto specializzato. Così Amsterdam si crea una reputazione di città come centro di eccellenza artigianale per la lavorazione dei diamanti.
Con la seconda guerra mondiale, Amsterdam perde molti lavoratori di questo settore, perché ricordiamo che il 95% dei maestri tagliatori è ebreo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’industria dei diamanti si riprende, ma la guerra cambia le cose per sempre. La posizione di Amsterdam come centro mondiale dei diamanti finisce.
Fortunatamente, le conoscenze e le tecniche di lavorazione dei diamanti sono state preservate e sono oggi fruibili grazie a percorsi di visita dedicati.
Il Museo del Diamante
Situato nella Museumplein, non lontano dal Museo Van Gogh, il Museo del Diamante offre un’esperienza molto educativa, portandoti per mano dentro un mondo affascinante.
Il Museo è ospitato in una villa monumentale del XIX secolo situata al numero 8 di Paulus Potterstraat. L’edificio storico conserva elementi architettonici originali, come le ampie finestre con vetrate colorate, che contribuiscono a creare un’atmosfera elegante e raffinata.
Una delle attrazioni principali è la Collezione Internazionale di Corone, una mostra permanente che presenta repliche di corone reali provenienti da tutto il mondo.
Ci è piaciuta un sacco la citazione di Federico II di Prussia “Una corona è semplicemente un cappello che lascia entrare la pioggia“. Egli era un monarca illuminato, colto e razionale. Questa sua frase esprime in modo ironico e critico l’idea che il potere regale, rappresentato dalla corona, non ti protegge, non ti ripara da nulla, semmai ti espone.
Il pezzo più strano del museo, a suo modo unico, è il teschio di gorilla tempestato di oltre 17.000 diamanti brillanti. Ispirato all’opera “For the Love of God” di Damien Hirst, questo straordinario manufatto rappresenta una fusione tra arte contemporanea e tradizione orafa. Lasciamo a voi coglierne la bellezza.
Da non perdere nemmeno la racchetta da tennis con la pallina tempestata di diamanti.
Grazie al percorso museale si possono apprendere il processo che trasforma un diamante grezzo in una gemma scintillante: dalla formazione geologica alla tecnica di taglio e lucidatura. Il museo offre una panoramica completa sul viaggio del diamante e anche una chicca.
Ti sei mai chiesto che sensazione si prova a trovarsi all’interno di un diamante?
L’ultima sala del museo permette di vivere questa esperienza.
Il museo ospita repliche di alcuni dei diamanti più celebri al mondo, come il Cullinan e il Koh-I-Noor.
Queste gemme hanno storie affascinanti e sono state protagoniste di leggende e intrighi nel corso dei secoli.





La lunga storia del diamante Koh-I-Noor
A lungo Koh-I-Noor è stato considerato il diamante più grande al mondo, ma la sua storia è fatta di alti e bassi. Estratto nello stato indiano di Andrhra Pradesh, intorno al 1300, passò tra le mani di diversi sovrani dell’India, dell’Afghanistan e della Persia, diventando simbolo di potere. Ma secondo la leggenda, il diamante è anche portatore di sfortuna per gli uomini che lo possiedono, mentre solo una donna può indossarlo senza conseguenze.
Nel 1849, durante l’espansione coloniale britannica, il Koh-i-Noor fu ceduto ufficialmente alla Regina Vittoria e trasportato a Londra. Oggi fa parte dei Gioielli della Corona Britannica ed è custodito nella Torre di Londra.
Ma cosa ha a che fare questa storia con Amsterdam, vi chiederete?
Il diamante, pur straordinario per dimensioni e storia, non brillava quanto ci si aspettava. La regina ne fu in parte delusa. Per questo motivo venne presa una decisione storica: chiamare a Londra i migliori artigiani tagliatori di diamanti dell’epoca, proprio da Amsterdam, la città già famosa in tutta Europa per la sua maestria nel lavorare le pietre preziose. Fu scelto Mozes Coster, fondatore di quella che oggi è Royal Coster Diamonds.
Gli artigiani realizzarono un laboratorio temporaneo e, sotto stretta sorveglianza, procedettero alla rilucidatura del Koh-i-Noor.
Il risultato? Una nuova vita per il diamante, che guadagnò in brillantezza e perfezione, entrando definitivamente nella leggenda.
Il Royal Coster Diamonds
Accanto al museo dei diamanti si trova proprio il Royal Coster Diamonds, il più antico laboratorio di taglio e lucidatura di diamanti ancora in attività, fondato nel 1840. Il laboratorio e il museo sono aziende collegate.
All’interno di questi spazi si possono fare visite guidate gratuite, per vedere dal vivo come si lavorano i diamanti.
Si possono osservare i maestri artigiani all’opera e acquistare gioielli unici, realizzati con diamanti di alta qualità. Il negozio offre una vasta gamma di prodotti, dai classici anelli di fidanzamento a pezzi di design contemporaneo.
La nostra guida, gentilissima, ci ha permesso di indossare alcuni anelli a dir poco stupefacenti.
No, se te lo stai chiedendo, non abbiamo fatto acquisti. Potrebbe però essere una buona idea tornare qui per qualche anniversario.
Ma se ti stai chiedendo dove comprare un anello di diamanti ad Amsterdam: ecco, la risposta è qui!
Durante la visita abbiamo anche imparato cosa sono le 4C, un po’ come la carta d’identità di ogni diamante.


Le 4 C: I Pilastri della Valutazione dei Diamanti
Il valore di un diamante è determinato da quattro criteri fondamentali, noti come le 4 C: Carato (Carat), Colore (Color), Purezza (Clarity) e Taglio (Cut). Questo sistema di classificazione è stato formalizzato ad Amsterdam nel 1975 durante il congresso della World Federation of Diamond Bourses (WFDB) e dell’International Diamond Manufacturers Association (IDMA).
- Carato (Carat): Indica il peso del diamante. Un carato corrisponde a 0,2 grammi. Generalmente, maggiore è il peso, più elevato è il valore del diamante.
- Colore (Color): La maggior parte dei diamanti presenta sfumature che variano dal giallo al marrone. I diamanti completamente incolori sono estremamente rari e, di conseguenza, più preziosi. Esistono anche diamanti con colori distintivi, noti come “fancy colors”, tra cui il blu, il verde e il rosso, quest’ultimo particolarmente raro e costoso.
- Purezza (Clarity): Si riferisce alla presenza di inclusioni o imperfezioni interne. Un diamante è considerato più puro e di maggior valore quando presenta meno inclusioni visibili.
- Taglio (Cut): Determina come la luce viene riflessa all’interno del diamante, influenzandone la brillantezza. Un taglio ben eseguito esalta la luminosità e lo scintillio della gemma.
Allora cosa ne pensi, ti abbiamo convinto che entrare nel mondo dei diamanti, merita?
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