Sentirsi minuscoli dentro al silenzio della notte, al cospetto del firmamento, è un attimo.
Immagina di osservare quei puntini luminosi che disegnano geometrie dai nomi fantasiosi, disteso comodamente in un letto. Il pensiero che ricorre più di altri è: ma davvero siamo soli nella galassia?
Per chi si chiede cosa vedere, dove dormire e perché vivere il deserto della Giordania almeno una volta nella vita, trova qui tutte le risposte.
Dormire nel deserto del Wadi Rum: un’esperienza unica sotto le stelle
Hai mai sognato di dormire sotto un cielo stellato così limpido da sembrare dipinto?
Trascorrere una notte nel Wadi Rum, il celebre deserto rosso della Giordania, è una delle esperienze più affascinanti che si possano vivere in Medio Oriente. Soprattutto se lo fai in una bubble tent trasparente, comodamente sdraiato sotto le costellazioni.
Durante la notte, il silenzio è così profondo che sembra amplificare i pensieri. Per noi non è la prima, ma ogni volta capita la stessa cosa: la mente sembra liberarsi di orpelli e vaga libera senza freni, immaginando mondi altri, con creature che da qualche parte si pongono le stesse domande, che ci poniamo noi.
Cos’è il Wadi Rum e dove si trova?
Il Wadi Rum, conosciuto anche come Valle della Luna (Wadi al-Qamar), è una valle desertica situata nel sud della Giordania, a circa un’ora da Aqaba e poco distante da Petra.
Famoso per i suoi paesaggi surreali scolpiti dal vento, il Wadi Rum è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2011 e set cinematografico per film come Lawrence d’Arabia, The Martian e Star Wars.
Il paesaggio del Wadi Rum sembra appartenere a un altro pianeta. Non a caso, è stato scelto come location per numerosi film ambientati su Marte o in epoche remote. Ma c’è molto di più.
- Popolato fin dalla preistoria, il Wadi Rum conserva incisioni rupestri e tracce della civiltà nabatea, la stessa che ha costruito Petra.
- I beduini locali, ancora oggi, vivono e lavorano nel deserto, offrendo accoglienza nei loro campi tendati.
Come arrivare nel Wadi Rum?
Per raggiungere i campi tendati nel Wadi Rum si parte solitamente da Wadi Rum Village, un piccolo insediamento all’ingresso del deserto. Da lì, i beduini vi accompagneranno con delle jeep 4×4: l’unico mezzo capace di attraversare le dune e i percorsi sabbiosi.
L’esperienza inizia già durante il tragitto: salti, polvere, risate e panorami che cambiano ogni pochi minuti.
Il nostro autista si chiama Ibrahim, dice di avere diciott’anni, ma ne dimostra quindici. Prima di lasciare l’agglomerato di case che funge da porta di ingresso del deserto, si ferma a comprarci dell’acqua. Sta lavorando per la sua mancia ma non risulta invadente. Sa poche parole di inglese, ma ha un sorriso straordinariamente bianco e altrettanto amorevole. Ci capiamo a gesti ed è tutto quel che serve.


Dove dormire nel Wadi Rum? Bubble tent, campi tendati e soluzioni per ogni budget
“Dove dormire nel Wadi Rum?” è una delle domande più frequenti online. Ci sono centinaia di campi, dai più spartani a quelli “luxury”. Noi abbiamo dormito al Wadi Rum Night Luxury Camp, che offre bubble tent trasparenti con:
- Letto matrimoniale vero (non una brandina)
- Bagno privato con doccia
- Aria condizionata
Si tratta di strutture fissate al suolo su pedane sopraelevate in legno, per evitare il contatto diretto con la sabbia. Una ventola a bassa pressione mantiene la bolla gonfiata costantemente. Per entrare c’è un sistema a camera d’aria doppia, per non far sgonfiare la struttura.
L’aria condizionata è utile per mantenere un buon ricircolo dell’aria interna ma anche perché nel Wadi Rum, di notte, le temperature restano piuttosto miti, a differenza di altri deserti dove l’escursione termina giorno/notte è molto più ampia.
L’alloggio non è lussuoso nel senso tradizionale del termine, ma è perfettamente integrato con l’ambiente circostante. Il vero lusso? Dormire sotto le stelle, svegliarsi con l’alba che accende le rocce rosse del deserto.
I nomi delle tende ricordano lo spazio e sembra davvero di essere su un altro pianeta. La cosa più difficile è riuscire a prendere sonno, perché il cielo, col suo fascino, ti inchioda lì lo sguardo e non puoi smettere di guardarlo.
Si cena nella tenda comune, esperienza, per noi, abbastanza deludente, essendo arrivati in ritardo al campo, dopo esserci goduti il tramonto nel deserto, in un luogo d’incanto.
La nota negativa però ha influito davvero poco perché ciò che resta nella mente è davvero altro.


Cosa fare nel Wadi Rum: attività e attrazioni imperdibili
Che siate appassionati di set cinematografici o meno, la bellezza di questo paesaggio non vi sfuggirà. Vivere il deserto del Wadi Rum è un’esperienza da bucket list , ossia una di quelle che metti in conto di fare una volta nella vita.
Ma perché il Wadi Rum conquista tutti?
Le sensazioni che ti porti a casa sono tante: sono le scarpe piene di sabbia, quasi una metafora del deserto che ti entra dentro; sono i colori che cambiano in base a dove punti lo sguardo, oppure in base all’ora del giorno; sono forme rocciose che non smetteresti mai di fotografare.
Il deserto è attesa: attesa di un refolo di vento che alza la polvere e disegna forme nell’aria, attesa del tramonto, seduti sulla sabbia sorprendentemente fredda, silenziosi ma in qualche forma connessi.
Il deserto è anche storia: tracce di antiche umanità che abitavano queste terre ben prima dell’Anno Domini: gli ingegnosi nabatei, che costruirono la loro capitale nella straordinaria Petra.
Ovunque è suggestione, che concorre a farci sentire testimoni di un disegno superiore.


Jabal Khazali: tra canyon sacri e incisioni rupestri millenarie
Per chi si chiede “cosa vedere nel Wadi Rum oltre alle dune”, tappa imperdibile nel cuore del deserto è Jabal Khazali.
Si tratta di una montagna sacra per le tribù beduine, che custodisce nel suo stretto canyon un vero e proprio museo a cielo aperto.
All’interno del Khazali Canyon, lungo appena poche decine di metri, si trovano incisioni rupestri risalenti a epoche nabatee, tamudiche e islamiche.
Rappresentano figure umane, animali e simboli religiosi, tracciati sulle pareti di roccia rossa con sorprendente precisione.
oppure “incisioni rupestri Wadi Rum”.
Una breve camminata ti porterà dentro questa fessura rocciosa stretta e suggestiva, dove il tempo sembra essersi fermato. È uno di quei luoghi dove il silenzio pesa e l’atmosfera è quasi mistica.
Consiglio fotografico: visita Jabal Khazali nel tardo pomeriggio, quando la luce calda del tramonto esalta i rilievi delle incisioni.


Gli archi di roccia del Wadi Rum: ponti naturali sospesi tra cielo e sabbia
Un altro elemento da vedere nel Wadi Rum sono gli archi rocciosi.
Si tratta di ponti di roccia, vere e proprie formazioni geologiche naturali scolpite dal vento e dal tempo.
Tra i più famosi ci sono:
- Burdah Rock Bridge: il più alto del deserto, raggiungibile solo con un’escursione impegnativa (ma altamente scenografica).
- Um Fruth Rock Bridge: il più accessibile e fotografato, perfetto per chi vuole salire sull’arco e godere della vista senza troppo sforzo.
Noi abbiamo raggiunto proprio Um Fruth, una lama di pietra che collega due blocchi rocciosi, a circa 15 metri da terra.
Salirci è stato semplice grazie agli appigli naturali e alla nostra giovane guida che ci ha indicato il percorso migliore da seguire.
Una volta in cima, il panorama è spettacolare e ti regala quella sensazione di libertà assoluta, con il deserto che si estende a perdita d’occhio. La foto sull’arco è un rito al quale non abbiamo voluto sottrarci.



Sulle tracce di Lawrence d’Arabia: la sorgente di Lawrence
Per gli appassionato di cinema, un altro punto interessante da non perdere nel Wadi Rum è il Lawrence’s Spring.
Si tratta d una sorgente naturale incastonata nella roccia, a pochi minuti di jeep dal villaggio di ingresso al Wadi Rum.
Questa piccola oasi è legata al passaggio di T.E. Lawrence, l’ufficiale britannico del film Lawrence d’Arabia, che durante la Prima Guerra Mondiale sostenne la rivolta araba contro l’Impero Ottomano.
Lawrence citò proprio questa sorgente nel suo libro I sette pilastri della saggezza.
Affrontando una breve salita, tra rocce e sabbia, si raggiunge un punto panoramico sopra la sorgente, dal quale la vista del deserto è mozzafiato. Ancora oggi, tra le fessure della parete, scorrono gocce d’acqua che alimentano piccoli cespugli e attirano cammelli e capre.
Siamo certi che dopo questo racconto la voglia di visitare il deserto del Wadi Rum sarà salita alle stelle. Per programmare un viaggio in Giordania che comprenda anche una notte nel deserto, vi consigliamo di prendere visione del nostro itinerario.
L’esperienza nel deserto è parte integrante del tour: Giordania in 7 giorni
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