Profumo di cioccolato
Un viaggio da Torino a Modica
[Tripper: Paola]
Partendo da Torino si arriva a Modica in poco più di 1500 km, attraversando l’intera penisola italiana. Un viaggio da Nord a Sud che trova il suo filo conduttore nella golosità di uno degli alimenti più amati al mondo: il cioccolato.
Quando lo spagnolo Hernàn Cortès portò in Europa i semi di cacao nel 1519, mai avrebbe immaginato quanta e quale maestria si sarebbe sviluppata intorno a dei semplici semi. Nel nuovo mondo venivano usati per preparare una bevanda energetica nota col nome di xocolatl.
Varietà di dolci tipici
Pasta di ciocciolato da assaggiare
Ma in Europa seppero trasformarli con spirito innovativo e con tale gusto da riuscire ad esaltarli al meglio.
La lunga tradizione dei maestri cioccolatieri Made in Italy prese il via propio da Torino. Nel 1560 i Savoia decisero di trasferire la capitale del ducato, nella città prealpina e per l’occasione festeggiarono con l’intera popolazione, sorseggiando una tazza di cioccolata calda.
Fu l’inizio di una lunga storia d’amore, che nel settecento portò alla nascita del Bicerin, una bevanda a base di cacao, caffè e crema di latte, e più tardi del Gianduiotto, tipico cioccolatino piemontese.
Nello stesso periodo maestri cioccolatieri iniziarono ad operare anche a Modica, votandosi alla tradizione più che all’innovazione. Ed è ancora così.
Il cioccolato a Modica si lavora ancora come ai tempi degli Aztechi. Lo lavorano a freddo aggiungendo lo zucchero semolato che, a quella temperatura, non riesce a sciogliersi e gli conferisce la ruvidezza tipica che si percepisce sia alla vista sia al gusto. Gli aromi sono l’unica concessione all’innovazione. Rispetto ai gusti più classici, oggi si possono trovare agrumi, caffè, peperoncino e tante altre varianti per accontentare il momento sfizioso di tutti.
È proprio il piacere del cioccolato a portarci da Torino fino in Sicilia, una sorta di viaggio a ritroso nel tempo, per riscoprire il gusto delle origini. Visitare Modica è un tuffo nel passato; la sua atmosfera antica, incisa nei palazzi e nelle chiese tardo barocche, può sembrare desueta ma conserva l’aura dell’autenticità.
Entrando in un laboratorio del cioccolato ne abbiamo la riprova. La lavorazione dei semi di cacao non è cambiata nei secoli salvo qualche ausilio meccanico a dare una mano.
I maestri cioccolatieri lavorano la pasta di cioccolato come gli Aztechi ma hanno anche sviluppato una tradizione locale che si ritrova nei biscotti tipici modicani. Si chiamano Mpanatigghi, e sono delle semi-lune, ripiene di mandorle, cioccolato, cannella e carne di manzo finemente tritata. Si usavano nei viaggi perché erano calorici e si conservavano a lungo. Il gusto è gradevole e non svela il contenuto insolito.
Gioie del palato da Sud a Nord, che per fortuna resistono all’usura del tempo.
La nostra esperienza di gusto si è consumata tra i profumi e gli attrezzi de L’Antica Dolceria Bonajuto, che da oltre 150 anni, attraverso le mani di sei generazioni, produce artigianalmente cioccolato e altre bontà nella splendida cornice di Modica.
Bottega e laboratorio sono ancora nello stesso posto da quando nel 1880 Francesco Bonajuto diede il via alla sua attività: un piccolo vicolo, quasi nascosto vi inviterà ad entrare in un mondo di sapori e tradizioni costantemente re-interpretati. Provare per credere, ne resterete addolciti.
Buon viaggio!

Modica come un presepe

Dolceria Bonajuto - laboratorio

Cannoli siciliani

Tryatrip alla dolceria Bonajuto