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Libreria Lello a Porto: tra fascino e contraddizioni

Porto è una città che custodisce meraviglie architettoniche e culturali, e tra le sue attrazioni più famose c’è la Libreria Lello, considerata una delle più belle al mondo. Situata in un elegante edificio neogotico al numero 144 di Rua das Carmelitas, questa libreria è diventata una tappa obbligata per chiunque visiti la città.
Ma l’esperienza non è solo fatta di poesia e bellezza: c’è molto altro da raccontare, tra luci e ombre.

La storia e la magia della Libreria Lello

Fondata nel 1906 dai fratelli Lello, la libreria è una gemma di arte e cultura. La sua facciata esterna, in stile neogotico, cattura subito l’attenzione con dettagli intricati e vetrate colorate che riflettono l’idea di una “cattedrale del sapere”.
Ma il vero incanto si trova all’interno: una scala rossa che si avvolge in curve maestose, soffitti decorati e scaffali in legno intarsiato che custodiscono libri come tesori.
Le pareti e il soffitto della Libreria Lello sono un inno all’artigianato e al design decorativo. Le pareti sono ricoperte da eleganti scaffali in legno intarsiato che si sviluppano fino al soffitto, creando un’atmosfera avvolgente e ricca di fascino. Il soffitto, invece, è decorato con pannelli che simulano il legno scolpito, in realtà realizzati in gesso dipinto: un inganno visivo che aggiunge un tocco di meraviglia.

Tra i dettagli più affascinanti spiccano le vetrate colorate che sovrastano l’ambiente, arricchite da motivi floreali e geometrici, insieme alla scritta latina “Decus in Labore” (Onore nel Lavoro), che incarna la filosofia dei fondatori.

Tra le chicche nascoste della Libreria Lello c’è anche un piccolo oggetto curioso: il bracciale di Antoine de Saint-Exupéry, l’autore de Il Piccolo Principe.
Si dice che questo oggetto, un semplice bracciale d’argento, sia stato ritrovato in mare nel 1998 al largo della costa di Marsiglia, vicino ai resti del suo aereo, un Lockheed P-38 Lightning, abbattuto nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il bracciale, inciso con il nome dell’autore e quello della moglie Consuelo, sarebbe stato recuperato insieme a una porzione del velivolo, alimentando il mito attorno all’ultimo volo di Saint-Exupéry e alla sua tragica scomparsa. Questo ritrovamento non ha solo aggiunto un tassello alla biografia dello scrittore, ma ha anche sollevato interrogativi sulla sua fine: abbattuto dai nemici o caduto per un incidente tecnico?

Nonostante il dubbio sull’autenticità di questa storia, l’oggetto è esposto con grande cura, aggiungendo un’aura di mistero e romanticismo alla visita.

L’esperienza di visita: bellezza e caos

Se immagini di perderti nel silenzio tra i corridoi della Libreria Lello, purtroppo la realtà potrebbe deluderti.
La sua fama internazionale attira migliaia di turisti ogni giorno, creando lunghe code che si snodano fuori dall’edificio. Per entrare è necessario acquistare un biglietto (detraibile sull’acquisto di un libro), e gli ingressi sono limitati a turni di circa 15 minuti.

All’interno, la folla è la protagonista indiscussa. Muoversi tra gli scaffali richiede abilità e pazienza: le persone si accalcano per scattare foto alla scala rossa, bloccare i passaggi o tentare di cogliere un momento di calma tra uno scatto e l’altro. Più che un luogo di lettura, la Lello appare oggi come un set fotografico per turisti.
Anche noi siamo stati catturati dalla smania di dover per forza scattare delle foto, perché la bellezza del posto è travolgente, ma l’esperienza resta qualcosa di frettoloso e poco piacevole.
Sarebbe forse meglio far entrare meno persone per turno, in modo da lasciare a tutti il tempo di godere dell’atmosfera del luogo senza dover sgomitare o subire spintoni non appena si indugia un attimo ad ammirare.

Tra gli scaffali si trovano anche volumi editi direttamente dalla libreria: edizioni speciali con copertine uniformi e minimali, che tuttavia sembrano non catturare appieno l’immaginazione dei lettori.
La scelta di uno stile così omogeneo non ci ha convinti per nulla, sembra davvero in contrasto con la personalità vibrante e decorata della libreria stessa. Peccato perché resta addosso la sensazione che sia una scelta del tutto materiale.

L’overtourism: quando la bellezza perde fascino

Questa esperienza in chiaro-scuro ci permette di sollevare il tema dell’overtourism.
La Libreria Lello è infatti, a nostro avviso, un perfetto esempio di come il turismo di massa possa trasformare luoghi unici in esperienze più frustranti che emozionanti.
La folla, le file interminabili e l’atmosfera da attrazione più che da libreria compromettono l’autenticità del luogo.

La domanda che resta è: quanto vale davvero un’esperienza simile?
La bellezza innegabile della Libreria Lello è offuscata dalla mancanza di intimità e dal caos. Forse il vero lusso sarebbe poterla visitare nel silenzio, come un luogo dedicato alla riflessione e all’amore per i libri.

Soffitto Libreria Lello Porto con vetrata colorata
Vetrata colorata con motivi floreali e geometrici @Tryatrip 2024
Pareti in legno Libreria Lello Porto
Pareti in legno della Libreria Lello @Tryatrip 2024

Un luogo da vedere… con aspettative realistiche

Nonostante tutto, la Libreria Lello merita una visita.
È un pezzo di storia e arte che continua a stupire per la sua unicità. Tuttavia, è importante affrontare l’esperienza con aspettative realistiche: non troverai un’oasi di pace, ma un luogo vivace, caotico, e pieno di contraddizioni.

Se decidi di immergerti nella sua magia, fallo con spirito critico e uno sguardo aperto, lasciandoti affascinare dalle sue meraviglie… e imparando a sorridere anche tra una spinta e l’altra.

Di seguito le informazioni utili per la visita:
📍 Dove: Libreria Lello, Rua das Carmelitas 144, 4050-161 Porto, Portogallo
📅 Quando: 9:00 – 19:30, tutti i giorni.
Ti consigliamo di prenotare in anticipo per evitare lunghe attese. Gli orari migliori per visitarla con meno affluenza? Durante il pranzo o nel tardo pomeriggio!

Cosa vedere e dove mangiare nei dintorni

Dopo aver visitato la Libreria Lello, il quartiere circostante offre molte altre attrazioni da esplorare. A pochi passi si trova la maestosa Igreja dos Clérigos, con il suo iconico campanile: salendo i suoi 240 gradini si gode di una vista mozzafiato sulla città di Porto. Non lontano c’è anche il Jardim da Cordoaria, un parco ideale per una pausa tranquilla immersi nel verde.

Per chi ama i sapori autentici, il quartiere è ricco di ristoranti e caffetterie. Per un assaggio della tradizione portoghese, fermati al Café Santiago, famoso per la sua francesinha, un panino ricco e saporito, considerato un’istituzione locale. Se preferisci qualcosa di più raffinato, il O Carniceiro propone piatti innovativi in un ambiente elegante. E per chi cerca un caffè o un dolce, il Majestic Café, con la sua atmosfera vintage, è una scelta perfetta per concludere la giornata con stile.

Esplorare Porto significa lasciarsi sorprendere a ogni angolo, e la zona attorno alla Libreria Lello non fa eccezione.


Commenti

11 risposte a “Libreria Lello a Porto: tra fascino e contraddizioni”

  1. Sono stata più volte in Portogallo ma mai sono riuscita ad arrivare a Porto. Ora sono curiosissima di vedere questa libreria, attratta anche dalle reliquie ( il bracciale ) del mio autore preferito. Una vera chicca per noi appassionati di letteratura.

  2. Fino ad oggi, nonostante sappessi dell’esistenza di questo posto dalle mille foto online, non avevo mai considerato di visitarlo.
    Vedere una libreria dove tutti non fanno altro che scattare foto e dove non è possibile dedicare il tempo a curiosare tra i libri perchè pressati da orde barbariche, non mi ha mai attirata.
    Dopo questo articolo però… ehm… il bracciale di Saint-Exupéry ha acceso la mia immaginazione e ora mi sono segnata il posto in mappa.
    Vedremo se vincerà la curiosità per questo mitologico oggetto o la repulsione per la folla…

  3. Anche se non si fosse appassionati di lettura bisognerebbe inserire questa libreria all’interno di un itinerario alla scoperta di Porto. La sua storia affascinante e la sua architettura rendono tutto davvero magico e poi io amo le librerie: mi perderei ore e ore a sfogliare i libri!

    1. eh ma qui non potresti prenderti ore, la visita è abbastanza povera come esperienza perché c’è davvero troppa gente

  4. Andrò a Porto tra alcune settimane e ovviamente nella mia lista dei luoghi imperdibili ho inserito la Libreria Lello pur immaginando quello che tu lamenti ovvero una folla di persone che vuole solo scattare foto. Ho vissuto la stessa esperienza a Venezia, della libreria ho visto poco o nulla nella calca di persone che di libri non si interessava minimamente ma voleva pubblicare sui social la propria foto. Spero di riuscire ad entrare da Lello alla mattina presto in modo da annusare il profumo dei libri prima dell’invasione

  5. La conosco di fama, ma purtroppo non sono mai stata in Portogallo. Dalle tue foto e dalle tante immagini viste online è evidente che si tratti di un posto bellissimo, per cui apprezzo molto il tuo racconto che evidenzia anche i punti negativi. Purtroppo la presenza esagerata di turisti è un problema sempre più diffuso: aspettiamo con ansia di vedere un posto, e poi ci troviamo a dover affrontare una folla sgomitante e maleducata.

  6. Ci credo che è considerata tra le più belle librerie del mondo. Quel soffitto e quella scala sono stupendi, e il bracciale di Saint-Exupéry è molto romantico anche se magari non del tutto autentico!

  7. Vorrei visitare Porto dopo l’esperienza super positiva di Lisbona. Sicuramente andrei nella libreria anche se non amo i luoghi così battuti che perdono la loro essenzialità ma d’altronde sta diventando un problema di molti luoghi. Il posto però merita per cui lo terrò presente

  8. Avevo scoperto la Libreria Lello qualche anno fa e ancora non ho avuto il piacere di vederla di persona. Sembra bellissima ma credo che l’esperienza di visitare un luogo preso così d’assalto si possa paragonare alla visita della Libreria Acqua Alta a Venezia dove in pochi comprano e molti sono interessati solo a fare la foto di rito e spuntare il luogo da una lista.

  9. Torno a commentare questo articolo dopo essere stata a Porto e aver volutamente rinunciato a visitare la Libreria Lello. Non che non ci abbia provato.. ma le code infinite con tanto di prenotazione obbligatoria e slot di entrata ogni 15 minuti mi hanno immediatamente dissuaso. E’ vero che il costo del biglietto poteva essere convertito in acquisti ma la folla esagerata e la mercificazione del luogo mi hanno fatto decidere di non entrare. Nonostante le aspettative realistiche non ce l’ho fatta

    1. Come ti capisco: esperienza deludente anche per noi, che pur essendo entrati, non ci siamo goduti nulla ma siamo stati condotti dal flusso della folla a fare il giro e le foto di rito: davvero un peccato

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