Visita guidata a Palazzo Barolo di Torino

Giulia di Barolo rivive nelle sue stanze

La straordinaria figura di Giulia di Barolo è tornata a vivere per una notte nelle stanze del suo Palazzo.
Grazie a living history, realizzato in collaborazione con rievocatori storici provenienti da tutto il mondo, Le vie del Tempo, Somewhere Tour e Palazzo Barolo, che ha ospitato l’evento, aperto al pubblico.
Chiudete gli occhi e immaginate gruppi di rievocatori, avvolti nei loro splendidi costumi, danzare sulle musiche dell’epoca.
Una narrazione coinvolgente, a cura di Enrico Zanellati, disegna con le parole l’incredibile storia di Giulia e Tancredi.
Grazie a questi ingredienti, calarsi nel contesto storico diventa un’esperienza straordinariamente semplice ed appassionante.
Giulia è l’eroina della serata, difficile non innamorarsi di questa donna straordinariamente aperta e sensibile alla sofferenza altrui.

Ma chi era Giulia di Barolo?

Giulia Colbert di Maulevrier, divenuta Falletti di Barolo dopo il matrimonio con il marchese Carlo Tancredi di Barolo, è una delle figure femminili più rilevanti del XIX secolo.
La sua famiglia fu travolta dalla Rivoluzione francese (la nonna venne ghigliottinata) ma dopo un periodo lontano dalla Francia, rientrò ed ebbe la capacità di reinventarsi entrando a far parte della corte napoleonica. Nel 1804, quando Napoleone si incoronò imperatore dei francesi, la diciottenne Juliette era una delle dame di compagnia dell’imperatrice Giuseppina Beauharnais.

Sposa per amore, in un’epoca in cui i matrimoni erano contratti d’affari, si trasferì a Torino dove si dedicò, insieme al marito, ai bambini poveri e alle donne carcerate, fondando diverse istituzioni e case di accoglienza, tese a migliorare le condizioni di vita della popolazione più debole, gettando le basi per una coscienza sociale nuova e più giusta, in largo anticipo sui tempi, oserei dire sostenibile come oggi no riusciamo ad essere.
Come non innamorarsi di una donna così incredibile?

Nella camera da letto di Giulia e Tancredi assistiamo ammirati alla rievocazione storica. La portano in scena Le vie del tempo, con Olimpia Rubia nel ruolo di Giulia e Ciro Valerio nel ruolo di Tancredi.
Ascoltiamo la minuziosa descrizione degli abiti, colpiti anch’essi dalla rivoluzione culturale in atto. A quel tempo si dismisero bustini e costrizioni per una più libera interpretazione della propria immagine.
Ascoltiamo narrazioni capaci di infondere ispirazione ancora oggi. Il punto culminante del racconto avviene di fronte al libro-testamento di Giulia, un lascito che vive ancora nell’Opera Pia Barolo, fondata per sua volontà. Percorrendo via Cigna a Torino, si può ancora vedere l’istituto fondato a suo tempo.

In un’altra stanza incontriamo invece Silvio Pellico. Questo personaggio arrivò a Palazzo Barolo nel 1832, uscito l’anno precedente dalla fortezza dello Spielberg, dopo dieci anni di detenzione. I coniugi Barolo gli diedero ospitalità, riservandogli generosi spazi del palazzo.


E infine arriva il tempo di ballare. Tra contredanses e quadriglie impariamo a conoscere le danze di gruppo, che hanno avuto grande popolarità nelle corti europee dal XVII al XIX secolo.
Guidati dal maestro di danze Donald Francis dell’Atelier de Dance di Firenze, i gruppi di ballerini spagnoli, tedeschi, canadesi, australiani, si muovono con eleganza scambiandosi sguardi ammiccanti durante i chaîne des dames, gli allemande e i dos-à-dos.

Questa è stata davvero un’esperienza intensa. Abbiamo avuto l’opportunità di vivere per una sera il mondo della rievocazione storica. Abbiamo incontrato persone, guidate dalla passione, minuziose nel ricostruire anche i più piccoli dettagli nei lori abiti. Presente all’evento anche The Bohemian Belle, una costumista americana residente in Germania (il suo vero nome è Julia Bennett) che crea autentici capolavori da indossare.

La serata si conclude con un calice di bollicine e una chicca.
Sorseggiando il vino, sul grande balcone, scopriamo che questo spazio era assente nell’edificio originario. Infatti Palazzo Barolo era più grande di come lo si può vedere oggi. Sulla strada si può osservare un linea bianca che delimita quello che era il confine originario. Nel 1906, tuttavia, l’edificio venne privato di una parte, per rettificazione di via Corte d’Appello. Quello che era un cortile interno sparì per lasciare spazio a nuovi locali chiusi e sopra di essi, venne edificato un nuovo terrazzo.

L’evento anticipa altre esperienze immersive nella storia, che prenderanno forma nello splendido Palazzo Barolo (visitabile) a partire da settembre, grazie alla continuativa e proficua collaborazione con Somewhere Tours&Events e Le vie del tempo.


Commenti

5 risposte a “Giulia di Barolo rivive nelle sue stanze”

  1. Non conoscevo questo personaggio così interessante e neanche questa iniziativa, che è davvero strepitosa! La prossima volta che andrò a Torino cercherò di partecipare.

    1. Noi ci siamo perdutamente innamorati di Giulia e Tancredi

  2. Che fortuna aver potuto assistere a una vera e propria rievocazione storica alla scoperta di questo meraviglioso palazzo! Di certo l’evento ha reso la visita ancora più interessante!

    1. Palazzo Barolo è splendido e le sue storie sono incredibili in tanti sensi. Da settembre saranno organizzate diverse esperienze di visita per cui suggeriremo di tener d’occhio il calendario

  3. I tour di Somewhere sono una garanzia. Ne ho fatti ben due con loro a Torino e mi sono piaciuti moltissimo. Anche questa esperienza la trovo davvero sbalorditiva, grazie per avercela raccontata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *