Le vetrate della Sagrada Familia

Estro catalano: la Barcellona di Gaudì


Le ragioni per visitare Barcellona di certo non mancano, qualsiasi sia la vostra passione.

Barcellona è una città dove la vitalità corre lungo le sue ramblas; lo sport trova i suoi momenti esaltanti al celeberrimo Camp Nou, visitabile assieme al museo del FC Barcellona; la storia si racconta egregiamente tra le vie del quartiere gotico (Barrio Gotico), conservato come nel Medioevo; la modernità avanza e recupera aree un tempo inaccessibili per i livelli troppo alti di insicurezza, come nel quartiere Raval dove potrete fermarvi a mangiare o anche solo a visitare il mercato della Boqueria o perdervi ammirati tra le stanze del Centro de Cultura Contemporanea de Barcelona, noto come CCCB.

Ma ciò che più di ogni altra cosa, secondo noi, segna il mood della città è l’arte di Antoni Gaudí, fantasioso architetto vissuto fino al 1926.

Della sua visione artistica la città propone diverse opere a cominciare da Palazzo Güell, progettato e realizzato da Gaudi per la famiglia Guell. Dovete assolutamente entrare e vedere l’effetto della luce che filtra dal tetto e quando uscirete sul terrazzo resterete colpiti dai 20 comignoli a mosaico, che esplodono in un tripudio di colori quasi a compensare l’austerità dell’edificio di sotto. La fama di Gaudì con questo palazzo inizia a farsi strada per trovare pieno sfogo nelle case realizzate per vari committenti: dal 1904 al 1906 Gaudì restaurò la casa dell’industriale Batlló, rendendola una vera e propria opera d’arte. Che tra l’altro nel periodo natalizio si veste di luci e suoni.

Lo sapevi che Casa Batlló si trova in quello che al tempo fu definito l’isolato della discordia?

Casa Batlló - Barcellona
Casa Batlló – @Tryatrip 2017
La Pedrera
La Pedrera – @Tryatrip 2017

Il comune di Barcellona aveva istituito un premio urbanistico nell’intento di migliorare l’estetica cittadina e lungo Paseo de Gracia diversi architetti realizzarono le loro opere. Accanto a Casa Batlló, infatti, potrete ammirare Casa Amatller dell’architetto Josep Puig i Cadafalch, seguita da Casa Mulleras di Enric Sagnier, seguita da Casa Josefina Bonet dell’architetto Marcel-li Coquillat e da Casa Lleó Morera di Lluís Domènech i Montaner, che trovandosi all’angolo con Calle del Consejo de Ciento, chiude l’isolato. Fossero tutte così le discordie, l’umanità intera ne avrebbe da godere.

Il tratto artistico di Gaudì si nota anche su La Pedrera-Casa Milà, all’interno della quale c’è un’area espositiva coi modelli delle opere più importanti. Questa fu l’ultima casa su cui lavorò l’architetto prima di dedicarsi a tempo pieno al suo capolavoro: la Sagrada Familia. La Basilica da sola merita una visita in città. Entrando non potrete che restare colpiti dalla luce, che filtra dalle grandi vetrate colorate dando all’interno un’atmosfera spirituale quasi magica.

Vista della città dalla torre della Sagrada Familia
Vista città dalla torre della Sagrada Familia – @Tryatrip 2017
il soffitto della basilica
Il soffitto della basilica – @Tryatrip 2017

Sembra di essere in un bosco delle fate, idea rafforzata dalle colonne che sembrano alberi innalzati al cielo a ricordarci quanto potente sia la forza della natura. Non riusciamo ad esprimere degnamente a parole quanto forte sia l’impatto con la basilica, dovete proprio venire a vedere coi vostri occhi.

La luce che filtra crea un'atmosfera unica
La luce che filtra crea un’atmosfera unica – @Tryatrip 2017

Si può salire anche in quota in una delle torri a scelta: la Natività che è alta 55 metri, oppure la Passione alta 75 metri. Entrambe sono dotate di una suggestiva scala a chiocciola che ricorda anche questa volta elementi naturali.

Non mancate di vistare anche Parc Güell appena fuori città sulla collina del Carmel, che oltre ad essere un parco godibile, dove ritroverete i tratti iconici del Gaudì più ispirato, potrete vedere anche la casa dove l’artista visse per oltre 20 anni.

Buon viaggio


Commenti

Una risposta a “Estro catalano: la Barcellona di Gaudì”

  1. Ho sempre scansato Barcellona come meta turistica e quando mi è capitata l’occasione di andarci sono partita quasi controvoglia.
    Come dici tu ci sono un sacco di cose bellissime da vedere e ora non vedo l’ora di tornare..me ne sono letteralmente innamorata…che dire poi della Sagrada Familia? Non sono religiosa ma li..è tutto così magico

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