Castello di Rovereto

Rovereto: Connubio di Arte e Pace


Spesso trascurata mentre si fa rotta verso Nord, Rovereto è in realtà una tappa piuttosto interessante da aggiungere al proprio itinerario. Adesso che l’Alto Adige scalda i motori con la stagione sciistica alle porte e i suoi rinomati mercatini di Natale, vi consigliamo di fermarvi in questa cittadina di quarantamila abitanti, sentinella dell’Altopiano di Brentonico, che oltretutto organizza un mercatino natalizio noto come Il Natale dei popoli.

Se pur piccola, Rovereto è nota a livello internazionale per il suo importante museo d’arte moderna, il Mart, istituzione diffusa che si compone di tre diverse location: il museo principale, la Casa d’Arte Futurista Depero, sempre a Rovereto e la Galleria Civica a Trento.

Interno del Mart - Rovereto
Interno del Mart – @Tryatrip 2019
Cupola in vetro e acciaio del Mart - Rovereto
Cupola in vetro e acciaio del Mart – @Tryatrip 2019

Al complesso che ospita il museo principale si accede da una piazzetta circolare sovrastata da una cupola di vetro e acciaio molto scenografica. All’interno lo spazio si sviluppa su più piani che attraversano l’arte, per lo più italiana, dall’Ottocento fino alla Contemporaneità, passando per il Futurismo.

Se non amate particolarmente l’arte, Rovereto saprà appassionarvi di storia, raccontandovi epoche diverse dal Medioevo al Rinascimento, dal Settecento fino alle vicende della Grande Guerra, aspramente combattuta tra le montagne qui intorno e magistralmente raccontata al Museo Storico Italiano della Guerra.

Mura medievali della città - Rovereto
Mura medievali della città – @Tryatrip 2019

Il Museo è ospitato dentro al castello di Rovereto, noto anche come Castel Veneto, fortezza militare quattrocentesca voluta dalla famiglia Castelbarco e rimaneggiata durante la dominazione veneziana. La struttura incorpora la cinta muraria medievale eh dei possenti bastioni dotati di decine di cannoniere.

Rovereto custodisce anche la campana dei Caduti, chiamata Maria Dolens, opera fortemente evocativa che vuole ricordare i caduti in guerra di tutte le nazioni. Per questa ragione la campana è stata in origine realizzata, fondendo il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale.

La si può ammirare salendo fino al colle di Miravalle o la si può ascoltare ogni sera mentre batte i suoi rintocchi come un monito, per non dimenticare.

Tornando verso il centro cittadino non mancate di ammirare il Palazzo Del Bene, che fa bella mostra del suo stile veneziano in piazza Rosmini. Da qui potrete infilarvi in via Orefici per raggiungere la fontana del Nettuno, allungare fino a piazza delle Erbe e oltre fino alla chiesa di San Marco. Quando sareste appagati dalla vostra passeggiata non mancate di sorseggiare il Marzemino, il vino tipico espressione del territorio.

Buon viaggio!


Commenti

2 risposte a “Rovereto: Connubio di Arte e Pace”

  1. Rovereto è davvero carina e io ci ritorno sempre volentieri! Spesso sottovalutata, ha tanto da offrire a livello culturale e la consiglio come base per conoscere la Vallagarina.

  2. Siamo stati a Rovereto con la neve e l’abbiamo trovata davvero romantica. Sembrava di vivere una favola, ovattata e candida com’era. Spero di poterla vedere anche in autunno, stagione che secondo me rende ogni cosa ancora più pittoresca.

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