Inserita come tappa di passaggio per raggiungere i paesi Baschi da Barcellona, Saragozza è stata davvero una piacevole sorpresa.
Tagliata in due dal fiume Ebro, la città ha molto da offrire: è piacevole passeggiare per le sue vie, o lungo il fiume ma lo è ancora di più farsi ammaliare dai suoi palazzi che riflettono i gusti diversi dei vari popoli che l’hanno dominata in diversi periodi storici.
Conquistata dai romani, dai musulmani, da ebrei e cristiani, l’eredità di ciascuno vive nelle sue architetture.
La grandissima Plaza del Pilar è un epicentro culturale, storico e religioso che racconta secoli di storia e tradizioni. Questa piazza monumentale, una delle più grandi d’Europa, è circondata da alcuni degli edifici più significativi della città e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per residenti e visitatori.
Fu anche anticamente centro religioso, politico e sociale quando Saragozza, città romana, era nota con il nome di Caesaraugusta, fondata nel 14 a.C. dall’imperatore Augusto come colonia per i veterani dell’esercito romano.
La piazza prende il nome della Basilica de Nuestra Señora de Pilar, un magnifico esempio di architettura barocca e una delle chiese più importanti della Spagna. Secondo la tradizione, la basilica sorge nel luogo in cui la Vergine Maria apparve all’apostolo San Giacomo nel 40 d.C., diventando così un importante luogo di pellegrinaggio.
La Basilica domina la piazza ed è visibile da tutta la città, perché anche da lontano spiccano le sue torri, la cupola grande e un’altra decina di cupole più piccole. Da vicino potrete apprezzare le tegole multicolori della copertura.
Oltre alla Basilica del Pilar, la piazza è adornata da altri edifici e monumenti di grande rilevanza. Uno di questi è la Cattedrale del Salvador (La Seo), che si trova proprio di fronte alla basilica. Questo edificio gotico-mudéjar offre un contrasto architettonico interessante e ospita una collezione d’arte sacra di inestimabile valore.
Bellissima di sera, quando acquista una luce capace di avvolgere il visitatore in un morbido abbraccio, bella di giorno quando si apprezzano maggiormente anche gli elementi aggiuntivi come la statua intitolata a Francisco de Goya, il pittore più famoso della città e la Fontana di Hispanidad, che, composta da blocchi in pietra, rappresenta simbolicamente la forma dell’America latina e le caravelle di Colombo. In questa piazza ci siamo persi a fare mille foto artistiche o divertenti, a sottolineare in ogni caso quanto ci sia piaciuta.
Durante tutto l’anno, la piazza ospita una varietà di eventi, festival e celebrazioni. Tra questi, spicca la Festa del Pilar, celebrata ogni anno in ottobre in onore della Vergine del Pilar. Questo evento include processioni, spettacoli musicali e fuochi d’artificio, trasformando la piazza in un vivace teatro di celebrazioni popolari.
Radicalmente diverso è il palazzo dell’Aljaferia, eretto a scopo difensivo nell’undicesimo secolo, ma divenuto poi residenza di svago del sovrano Al-Muqtadir, quando la città era uno dei centri culturali e politici più importanti dell’al-Andalus, il territorio della penisola iberica sotto dominio musulmano.
L’architettura del palazzo riflette il fasto e la raffinatezza della cultura islamica del tempo, con decorazioni intricate, archi eleganti e cortili sereni che creano un ambiente di lusso e bellezza.
La struttura originale includeva una moschea, giardini interni e una serie di stanze decorate con mosaici e stucchi elaborati.
Le merlature dello splendido porticato ne sono un’esplicita testimonianza della sua origine ma il palazzo è come un libro di storia e racconta anche delle aggiunte e delle rivisitazioni fatte successivamente alla Reconquista cristiana dopo la quale l’Aljafería fu convertita in residenza reale dei monarchi cristiani. Oggi è uno splendido simbolo della convivenza e della fusione tra culture diverse che hanno caratterizzato la storia della penisola iberica.
Uno dei punti salienti del palazzo è il Salón Dorado, una sala decorata con splendidi motivi geometrici e arabeschi. Questo salone, con il suo soffitto in legno intagliato e dorato, rappresenta l’apice dell’arte decorativa mudéjar.
Un altro elemento distintivo è il Patio de Santa Isabel, un cortile centrale circondato da archi a ferro di cavallo e adornato con piante e fontane, creando un’oasi di tranquillità e bellezza all’interno delle mura del palazzo. La parte più antica dell’Aljaferia è la Torre del Trovador, alta oltre 20 metri, a pianta rettangolare tipica del periodo medievale.
La città brulica inoltre di gioventù che qui viene a studiare, trovando un ambiente universitario internazionale meno costoso e caotico di Barcellona o Madrid.
È un bel luogo dove scorrere del tempo anche in famiglia con offerte particolari come l’acquario fluviale più unico che raro, e una gastronomia della tradizione piuttosto apprezzabile.
Il nostro consiglio è di non trascurarla se state pianificando un giro nel nord della Spagna.
Buon viaggio!
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