Immaginatevi immersi nel caldo deserto, circondati da asini, dromedari, e ampi spazi verdi che emergono come un miraggio dalla polvere rossa del deserto. Qui, tra fatica e determinazione, i Berberi, che da secoli abitano questa terra, coltivano la terra strappandola alla sabbia con le mani e la forza della schiena.
Un luogo senza tempo, dove il passato si fonde con il presente in un paesaggio che sembra sospeso tra realtà e leggenda.
L’origine del nome Ait Ben Haddou
Capire l’origine del nome può aiutare nel faticoso tentativo di memorizzarlo.
“Ait” è una parola berbera che significa “figli di”, quindi il nome Ait Ben Haddou si traduce letteralmente in “i figli di Ben Haddou”, ad indicare la tribù che anticamente abitava questa fortezza.
Questo nome non è solo un’indicazione geografica, ma un simbolo di una popolazione fiera delle proprie radici. I Berberi, autoctoni del Maghreb, sono stati testimoni di innumerevoli invasioni e dominazioni, da quella romana a quella araba, ma hanno sempre mantenuto viva la loro identità, la loro cultura e il loro spirito indipendente.
Il Ksar: Un Villaggio Fortificato
Ait Ben Haddou è un ksar, un antico villaggio fortificato che sorge su una collina, sulla riva destra del fiume Mellah (Wadi Mellah). Da non confondere con le kasbah che sono invece case familiari singole. Questo ksar, composto da case e mura di argilla rossa, è incredibilmente integrato nel paesaggio circostante, tanto che si fatica a distinguerlo dalla sabbia che lo circonda.
Il villaggio ha resistito intatto dal XI secolo, quando era un importante punto di sosta per le carovane che attraversavano il Sahara in direzione di Marrakech. La sua architettura, interamente costruita con mattoni di argilla, è simbolo di resistenza e di adattamento a un ambiente estremamente ostile.
Arrampicatevi fino in cima, dove il vento vi scompiglierà i capelli ma avrete tutto attorno un panorama incredibile sulla valle circostante e sul villaggio fortificato stesso. Oltre alla vista straordinaria, al vertice di Ait Ben Haddou si trova anche un’importante testimonianza storica.
Infatti, nel punto più alto del villaggio, si trova l’antico deposito di grano. Questo edificio, costruito in stile tradizionale con mattoni di argilla, era utilizzato per conservare il grano e altri cereali, proteggendoli dalle intemperie e dagli attacchi esterni.
E non perdetevi il punto più fotografato del villaggio: l’arco in pietra, posizionato strategicamente, nel cuore del villaggio, che offre una cornice perfetta per lo scatto più classico.




La Tradizione della Costruzione in Argilla
Ancora oggi, la ristrutturazione di Ait Ben Haddou, quando necessaria a causa di cedimenti, avviene nel rispetto delle tradizioni locali. I mattoni vengono preparati a mano con argilla, ciottoli e paglia, e poi messi a essiccare in forme rettangolari.
Questo processo, che conserva intatto il carattere tradizionale della costruzione, è una testimonianza di come le comunità locali siano riuscite a preservare le loro tradizioni nonostante le sfide del tempo e delle intemperie.


Come Arrivare al Villaggio e Scoprire i Suoi Tesori
Per giungere a Ait Ben Haddou, basta percorrere una strada di 30 chilometri da Ouarzazate, una lunga traversata nel nulla che, giunti a destinazione, svela uno dei luoghi più affascinanti del Marocco.
Il viaggio è un’immersione nella vastità del deserto, un percorso che prepara all’incontro con un villaggio antico, ricco di storia e di suggestioni.
Raggiungere il ksar di Ait Ben Haddou è un’esperienza che va oltre il semplice viaggio. Se arrivate in auto, dovrete lasciare il veicolo nella “città nuova”, per poi proseguire a piedi. Si può attraversare facilmente il fiume, che normalmente ha ben poca acqua, oppure, se preferite, usare il ponte costruito nel 2014, che ha sostituito il vecchio ponte distrutto da un’alluvione.


Alla Scoperta dei Souvenir di Ait Ben Haddou
Oggi Ait Ben Haddou è ancora abitato da una piccola comunità di famiglie berbere, ma la maggior parte degli spazi è dedicata a negozi di souvenir, che attirano i numerosi turisti. Se vi state chiedendo cosa comprare in Marocco, siete nel posto giusto per fare i vostri acquisti.
I vicoli stretti e polverosi sono un tripudio di colori vivaci, e tra le bancarelle è facile trovare prodotti tipici come i famosi foulard dai toni sgargianti, utili per proteggersi dal caldo e dalla polvere del deserto. Non mancano poi i tajine, le tradizionali pentole di terracotta con il caratteristico coperchio a forma conica, perfette per preparare i piatti tipici marocchini.


Ait Ben Haddou nel Mondo del Cinema
Ait Ben Haddou non è solo un luogo di grande valore storico e culturale, ma anche un set cinematografico di fama internazionale.
Nel corso degli anni, infatti, il villaggio è stato scelto come location per numerosi film hollywoodiani, come Il Gladiatore, Game of Thrones, e Lawrence d’Arabia. Il fascino di questo ksar, con il suo paesaggio unico e la sua atmosfera quasi mistica, lo ha reso il luogo ideale per raccontare storie epiche e affascinanti.
Ait Ben Haddou: Patrimonio dell’Umanità
Nel 1987, Ait Ben Haddou è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, un riconoscimento che ne sottolinea l’importanza storica, culturale e architettonica. Qui, la sfida tra uomo e natura, la lotta per la sopravvivenza in un ambiente ostile, sono raccontati attraverso le pietre e la sabbia, e ogni angolo del villaggio sembra parlare della sua lunga e affascinante storia.
Ait Ben Haddou è il luogo che forse ci ha ammaliato di più nel nostro giro marocchino. Non sappiamo dire con esattezza il perché, ma forse il suo fascino dipende dal contesto: qui il deserto incontra la storia, e l’uomo, con la sua forza e la sua cultura. Qui si arrivava un tempo stanchi e impolverati e si trovava ristoro da un ambiente duro e implacabile. Lasciatevi trasportare dalla magia di questo villaggio fortificato, e riflettete sul passato e sul futuro. Un luogo che non dimenticherete facilmente.
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